Discarica Cerro: Ecoceresc presenta la Valutazione di Impatto Ambientale
Ma le amministrazioni locali sono pronte a dare battaglia: il no all progetto è assoluto DISCARICA CERRO, M5S: "IMPEDIRE GLI SVERSAMENTI"
Lo spettro della discarica bis su Cerro Maggiore e Rescaldina si fa più vicino. Ecoceresc (ex Simec) ha presentato, con data dicembre 2018, una Valutazione di Impatto Ambientale a Città Metropolitana per il suo nuovo progetto dopo la rinuncia all’idea di riempire la ex discarica con rocce e terre di scavo: una discarica controllata di rifiuti speciali non pericolosi inorganici da realizzare al polo Baraggia. In parole povere: fanghi, scarti di lavorazione industriale e terre provenienti da attività di recupero.
Il progetto prevede lo smaltimento di 2 milioni 153mila metri cubi di rifiuti in 7 anni. Una quantità di materiale ingente, che porterà anche un aumento di traffico nella zona che circonda la discarica. Dalla relazione presentata, infatti, emerge come «l’impatto del progetto sulla viabilità “locale” risulta medio – alto» e come si potranno avere, negli ultimi cinque mesi del primo anno di attività, punte di 35 automezzi in andata e ritorno all’ora, con particolare insistenza sulla SP Bustese e su via Marco Polo.
La discarica immaginata da Ecoceresc prevede due parti: una zona “cuscinetto” di 50 metri tra la ex discarica e la nuova e il nuovo spazio da riempire. Verranno inoltre realizzate nuove strutture come depositi ecc. Una volta terminata l’attività nei 7 anni, la zona verrebbe coperta e diventerebbe una piccola “collinetta” con recupero ambientale a verde.
Ma le amministrazioni locali non hanno cambiato idea. Il no che si era alzato forte e chiaro non più tardi di sei mesi fa è ancora lì. Sia il Comune di Cerro Maggiore che quello di Rescaldina sono fermamente contrari all’ipotesi della riapertura della discarica e sono pronti a scendere in campo per fermarla.
«La nostra posizione è sempre la stessa: d’accordo al conferimento di terre e rocce da scavo, come da accordi originari, ma no assoluto a qualsiasi altro tipo di conferimento e riapertura della discarica» commenta il sindaco di Cerro Nuccia Berra, il cui consiglio comunale, a luglio, si era impegnato all’unanimità contro la discarica.
Fa eco alle parole della prima cittadina cerrese, il collega rescaldinese Michele Cattaneo: «Secondo noi la valutazione di impatto ambientale non avrebbe neanche ragione di essere: in quel posto, per gli accordi presi tra il comune di Rescaldina, il comune di Cerro Maggiore, Regione Lombardia e la proprietà della discarica non deve essere portato neanche un rifiuto. Come Rescaldina abbiamo la volontà fermissima di impedire una cosa di questo genere: dobbiamo tutelare il nostro territorio, nessuno può pensare di ricominciare a portare rifiuti qua. Intanto diremo tutto ciò che secondo noi manca o non va nella VIA, poi ci muoveremo con tutti gli strumenti legali possibili per evitare che si possa anche solamente ipotizzare una soluzione di questo tipo. Vorremmo coinvolgere in questa battaglia anche l’associazionismo ambientale e Regione Lombardia, che era una dei protagonisti al tavolo dell’accordo di programma».
(Chiara Lazzati e Leda Mocchetti)
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.