Discarica di Cerro bis? Coro di no
Candidati sindaco a Cerro Maggiore e primo cittadino di Rescaldina fanno fronte comune contro l'ipotesi
L'ombra della riapertura della discarica di Cerro Maggiore sembra riaffacciarsi sul paese. A far scoppiare il caso il Movimento 5 Stelle durante il primo incontro tra candidati sindaco in vista delle prossime elezioni amministrative di domenica 10 giugno.
Da quanto hanno appreso i pentastellati attraverso accesso agli atti, il contratto con la ex Simec – società che si occupa del riempimento della "cava" – è scaduto da un anno. La società avrebbe riempito il buco della discarica solamente per il 3%. In fase di studio ci sarebbe ora un progetto che contemplerebbe il riempimento della discarica di Cerro Maggiore, al confine con Rescaldina, non più con inerti edili ma anche con "rifiuti non pericolosi oggetto di attività di recupero R5 e rifiuti speciali non pericolosi (discarica D1) per un totale di circa 2 milioni di metri cubi". «Oltre ai rifiuti – sottolineano i grillini cerresi -, dobbiamo anche considerare l'impatto sulla viabilità già molto congestionata. Avete idea di quanti camion servano per trasportare nei prossimi 5 – 7 anni 2milioni di metri cubi di rifiuti vari in una zona con il livello di smog tra i più alti d'Italia, se non d'Europa?». A questo scenario i pentastellati ribattono proponendo soluzioni ambientali, come l'installazione sull'area di pannelli fotovoltaici.
Oltre al secco e unanime no di tutti i candidati sindaco di Cerro Maggiore all'ipotesi discarica bis, arriva oggi anche il netto rifiuto da parte del primo cittadino di Rescaldina Michele Cattaneo. «No alla riapertura della discarica. Questo territorio ha già dato – è il commento del sindaco Cattaneo -. Qualsiasi sia la tipologia di rifiuti che si intendono conferire a Cerro Maggiore, l’amministrazione comunale di Rescaldina è ferma nel ritenere che neanche un rifiuto debba più essere conferito in quel sito e nel nostro territorio. Chiedo ai sindaci dei comuni limitrofi di affiancarci su questa posizione come chiederò al nuovo sindaco di Cerro Maggiore un impegno chiaro per dire categoricamente no alla ripresa di qualsiasi attività di conferimento di qualsiasi tipo di rifiuto».
E, almeno sulla carta, Cattaneo, per l'appunto, troverà sicuramente solidarietà su questa posizione da tutti i candidati sindaco di Cerro Maggiore, tra cui c'è il futuro primo cittadino. Oltre al secco no dei 5 Stelle, anche gli altri sei candidati si sono detti contrari. Fabio Tomasoni (CasaPound) ha ribadito come la volontà dei cittadini debba sempre essere rispettata («Il territorio siamo noi. Se i cittadini non vogliono la discarica, questa non deve essere fatta»), l'ex sindaco Teresina Rossetti ha ribadito il suo assoluto no all'ipotesi, così come il suo predecessore Antonio Lazzati. No anche da parte di Nuccia Berra (Centrodestra unito), che ha garantito che si farà di tutto per vigilare sulla situazione, e da parte di Alex Airoldi (Progetto Comune), che ha lanciato la proposta agli altri candidati di sottoscrivere un impegno per la contrarietà alla discarica. Assolutamente contraria anche Piera Landoni (Bene Comune) che ha ricordato come l'impegno per il no alla discarica le stia a cuore dal 1995. «Il tentativo di conferire rifiuti speciali c’è, c’è sempre stato e ci sarà ancora – mette in guardia Landoni -. Voglio ricordare che in questi anni molti sono stati i tentativi di portare rifiuti di ogni tipo nel buco ancora aperto, Quattro anni fa sarebbe dovuto arrivare persino l'amianto. E ogni volta abbiamo bloccato questo tentativo da parte di Simec e Regione. Noi oggi procederemo ad una verifica puntuale di quanto buttato ieri sul tavolo del confronto e, se il capitolo discarica dovesse riaprirsi, la battaglia sulla discarica sarà la nostra battaglia come fu nel '95, quando il comitato di cittadini che mi aveva nominato portavoce aveva costretto Regione Lombardia e Simec a sottoscrivere l'accordo di programma che mise fine al conferimento di rifiuti a Cerro Maggiore».
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