Palazzo e Caputo, nessun “feeling” con la maggioranza
L'opposizione non vuole lasciare inosservato la serata e l'atteggiamento dei consiglieri...
Dopo il consiglio comunale, dove le minoranze Soragni, Colombo, Minelli e Caputo hanno lasciato l'aula prima delle fine della seduta, lasciando Michele Palazzo solo, con una maggioranza schierata e "agguerrita", l'opposizione non vuole lasciar passare inosservata la serata.
Di seguito il comunicato di Michele Palazzo e Romeo Caputo, il primo sull'atteggiamento della lista "Partecipiamo", il secondo in merito al baratto amministrativo approvato in consiglio comunale.
Che il volantino/ locandina, (a fianco) pubblicato da tutte le minoranze e dal Consigliere indipendente, Romeo Caputo, in circolazione dal 17 Dicembre 2016,abbia infastidito la maggioranza insediata dal Giugno 2016 a Castellanza.
Solo così ha senso il silenzio della Sindaca per tutta la serata e il comportamento arrogante e unilaterale dell’Assessore Cristina Borroni, Consigliera anziana, sostituta del Presidente del Consiglio, assente.
Una serie di prevaricazioni e provocazioni da parte dei Consiglieri nonché Assessori di Maggioranza che hanno provocato la protesta di tutti i gruppi di minoranza che di fatto hanno abbandonato l’aula.
Le puntuali risposte “Garibaldine “ del Consigliere Michele Palazzo, in replica agli insulti e alle fandonie, stigmatizzando un atteggiamento da due pesi e due misure.
Il gruppo di Sognare Insieme Castellanza, in quanto minoranza, rivendica il diritto di controllare l’operato della maggioranza Amministrativa e il rispetto dei ruoli invita la stessa a confrontarsi nel merito delle problematiche senza pregiudizi, a riflettere per evitare che in futuro si ripetano episodi offensivi delle istituzioni e una caduta di stile in punta di diritto.
Ancora una volta chiediamo perché i suggerimenti e proposte dei cittadini sono vissuti come una perdita di tempo…?
Ci chiediamo quali sono i progetti della maggioranza che vengono “bloccati” dal lavoro delle richieste di accesso agli atti? quali mozioni hanno fatto perdere tempo, se non sono ancora state discusse in sede di Consiglio? Insomma perché raccontare bugie?
Perché l’idea di ascoltare i suggerimenti della comunità posti da una o più minoranze, venga vissuta come un fastidio ?
Il gruppo di Sognare, per il suo codice etico, per serietà e rispetto verso le persone che l’hanno e non l’hanno votato, ha deciso di portare in sede Istituzionale, la voce degli inascoltati, utilizzando uno strumento previsto da leggi e regolamenti che non ne ha mai fissato un numero massimo: la mozione!
Il confronto tra forze politiche, se proprio non si riesce ad avere un dialogo per Castellanza, è un fondante dovere e mai una perdita di tempo in quanto le attuali minoranze insieme rappresentano più del 50% dei cittadini votanti.
Così come è un dovere per Amministratori eletti, compatibilmente con le risorse, tradurre in atti concreti i bisogni reali delle persone.
Come ci permettiamo di ricordare il significato del verbo “partecipare” tanto in uso in questo Comune.
Se da un lato è “prendere parte” ad un determinato atto o processo con coinvolgimento decisionale dall’altro è “essere parte” di un organismo, di un gruppo, di una comunità e quindi corrisponde a un’incorporazione attiva nell’ambito di una SOLIDARIETA SOCIALE E POLITICA.
Passando poi alla semantica nell’ambito politico citeremo il Prof. Roberto Toniatti, professore di diritto pubblico all’università di Trento, che dice “la dialettica politica riveste un ruolo primario ed essenziale nella scelta dei valori fondanti di una comunità politica organizzata e nella allocazione dei mezzi necessari per conseguire le finalità condivise”.
Gradiremmo risposte politiche concrete ai bisogni reali della comunità e non continui conflitti verbali che distolgono l’attenzione dal tema della discussione.
Non siamo disponibili a diventare il “capro espiatorio” di tutti i mali di Castellanza, ora che chi per anni ha desiderato governare ha la maggioranza per dimostrare il proprio valore.
Riteniamo quindi sia un dovere della maggioranza prendere in considerazione accogliendo, discutendo, riflettendo le opinioni delle altre forze politiche per:
– rispetto dei principi fondanti della democrazia
– rispetto verso i cittadini che queste forze politiche rappresentano.
Dialogare con i Consiglieri di minoranza vuol dire rispetto e lavoro di squadra per fare scelte migliori nell’interesse esclusivo della Comunità.
La scelta di ascoltare le persone, anche in municipio, è un dovere e un servizio per continuare a riavvicinare i cittadini alle istituzioni e un modo nobile per stringere rapporti di fiducia trasparenti tra comunità amministrata e Amministratori.
Al Sindaco e alla sua Giunta il ruolo istituzionale di tradurre con delibere, dal dire al fare per Castellanza.
Per il gruppo della lista Sognare insieme Castellanza
Il consigliere Michele Palazzo
Nella seduta del Consiglio Comunale di lunedì 19/12/2016, l’Amministrazione ha approvato il regolamento relativo al “BARATTO AMMINISTRATIVO”, che consiste nella possibilità, su base volontaria, di barattare un debito con delle prestazioni.
La Corte dei Conti della Regione Emilia Romagna, sollecitata dall’Amministrazione Comunale di Bologna, lo ha dichiarato illegittimo evidenziando un rischio erariale: se da una parte si cerca di risolvere un’esposizione debitoria, dall’altra, non entrando soldi nelle casse Comunali, non si risolve il credito.
La soluzione alternativa indicata è il “SUSSIDIO ORIZZONTALE”, che consiste nella possibilità data ai Cittadini in difficoltà economica, di poter concordare preventivamente un “baratto”. In questo caso, per evitare la maturazione di un debito che rischierebbe di non essere onorato, il Comune può concordare preventivamente con singoli Cittadini o gruppi di Essi una riduzione di tasse, affitto o quant’altro in cambio di prestazioni.
Le Opposizioni, non essendo un argomento urgente o soggetto a scadenza, hanno quindi proposto di rimandare l’approvazione per ulteriori approfondimenti, ma la richiesta, del tutto sensata e priva di spirito polemico, è stata ingiustificatamente bocciata.
La Maggioranza, motivata da pregiudizi sbagliati ed inopportuni, ha voluto dimostrare un inutile atto di forza che serve solo ad alimentare barriere che impediscono un dialogo costruttivo nell’interesse della Comunità.
Consapevole delle grosse difficoltà a cui è chiamata un’Amministrazione Comunale rivolgo un invito al buon senso e alla moderazione, suggerendo, nel pieno rispetto dei ruoli e delle responsabilità, la disponibilità ad un dialogo per superare incomprensioni.
Ricordo che alla base dei principi statutari del gruppo PARTECIPIAMO, a cui ho contribuito fattivamente, c’è il dialogo con i Cittadini, che rischia di essere una pura illusione se manca la consapevolezza di maturarlo in prima istanza con chi li Rappresenta.
Romeo Caputo
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