Il "buco" da 143mila euro approda in consiglio comunale. L'assise cittadino, nella seduta di ieri (giovedì 23 luglio), ha dovuto riconoscere la legittimità di questo debito fuori bilancio. "Un atto dovuto" come ha spiegato l'assessore alle finanze Francesco Matera.

La cifra deriva dal mancato o parziale pagamento del servizio tutela minori degli anni 2011, 2012 e 2013 a Parabiago, comune capofila del piano di zona per il servizio. "Questi eventi non hanno avuto effetti negativi sul comune di Rescaldina – ha voluto precisare Matera -. Tutto ciò è stato possibile anche grazie alla diponibilità del Comune di Parabiago che, pur non essendoci dovuto, ha concesso di rateizzare il debito e di non pretendere alcun onere di pagamento".

Nonostante questa disponibilità, l'ex sindaco Paolo Magistrali ha fatto notare come la cifra richiesta da Parabiago (143mila euro) non corrisponda alla differenza rilevata tra quanto fu stanziato dalla sua amministrazione e quanto fu pagato. Secondo l'ex primo cittadino, infatti, Parabiago dovrebbe richiedere 97mila e non 143mila euro. "I numeri non tornano e dovranno essere rivisti – ha suggerito Magistrali -. Non mi ritrovo nel totale nè nelle quote annuali del comune di Parabiago. Non c'è corrispondenza con i rendiconti approvati".

D'accordo sulla necessità di rivedere i conti anche Gianluca Crugnola (Noi X Rescaldina) che pretende conferme, e non ipotesi, riguardo il possibile impiego della differenza emersa per coprire eventuali mancanze degli anni precedenti al 2011.

Ma per Rescaldina, le sorprese paiono non finire. Su richiesta di Gianluca Crugnola, il sindaco Michele Cattaneo ha anticipato la scoperta di una possibile situazione analoga. Quest'ultima riguarderebbe il servizio di inserimento lavorativo, di cui Cerro Maggiore è comune capofila. "Abbiamo contattato il comune di Cerro – ha affermato Cattaneo -, e in questi giorni stiamo lavorando per chiarire la situazione".