Lainate risponde ai vandali con la Marcia della Legalità. Questa mattina, martedì 27, partendo proprio da via Giovanni Falcone e Paolo Borsellino i ragazzi delle scuole elementari e medie di via Cairoli, i genitori, le associazioni e l'amministrazione hanno camminato in silenzio, spalla a spalla, in un corteo che ha voluto lanciare un messaggio più forte di quello della violenza dei vandali che hanno divelto le targhe dedicate alle vittime innocenti di mafia: "Noi non ci arrendiamo".

Lo stesso messaggio è stato dato forte e chiaro dal sindaco Alberto Landonio: «camminare in silenzio per le vie della nostra città è stato un modo per dare fastidio a chi pensa che determinati gesti si possano fare: è la miglior risposta a chi urla e spacca. Il silenzio e la determinazione fanno più rumore di tanti cartelli rotti. Noi non ci arrendiamo».

Il corteo ha percorso le vie Falcone e Borsellino, Roma, Meraviglia, Ariosto e Cairoli. Nella via dedicata ai due giudici, poi, un gazebo del Comitato Genitori Cairoli Lainate. A rappresentare Libera – contro le mafie, invece, era presente Gaia Baschirotto: «La bruttezza di questi giorni fa male, non lo nascondo, ma dà anche motivo per ribellarsi. Qui nascerà qualcosa di ancora più bello. E faccio un appello: chi sa qualcosa, parli».

«Non merita alcuna parola chi commette gesti violenti come quelli accaduti qui: si tratta di persone fragili che si nascondono – hanno letto i bambini della quinta elementare dell'ICS via Cairoli di Barbaiana -. Noi, generazioni future, siamo orgogliosi della scelta di dedicare proprio la via vicina alla scuola ai due giudici e alle vittime innocenti della mafia. Ci aspettiamo che le targhe siano rimesse al loro posto al più presto. Non serviranno cemento, viti e bulloni perchè se sarà necessario ogni volta le rimetteremo dove è giusto che stiano».

Tutte e cinque le targhe sono state riposizionate. Nei giorni scorsi il sindaco Landonio aveva sporto denuncia contro ignoti ai Carabinieri.