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L’Alto Milanese dice no alle slot machines

I progetti di cui Cerro Maggiore e Rescaldina sono capofila hanno ottenuto il massimo finanziamento regionale...

La lotta alla ludopatia continua nell'alto milanese. Tra le 88 proposte presentate al Pirellone, le iniziative di cui Rescaldina e Cerro Maggiore sono capofila sono riuscite ad ottenere il massimo dei finanziamenti regionali: 50mila euro a testa. Un risultato che riuscirà a rispondere totalmente al bisogno degli 11 Comuni del piano di zona. Busto Garolfo, Canegrate, Nerviano, Parabiago e San Vittore Olona conferiranno al progetto guidato da Cerro Maggiore; Legnano, Villa Cortese, Dairago e San Giorgio su Legnano, invece, a quello di Rescaldina.

"Due progetti coraggiosi nati dalla sinergia tra i comuni che compongono il Piano di Zona – commenta il presidente del tavolo politico del piano di zona del legnanese Gianbattista Bergamaschi -, due progetti che mostrano chiaramente che se si investe in rete, formazione ed azioni concrete si viene premiati".

Entrambi i progetti prevedono la mappatura degli esercizi commerciali con, o a rischio, gioco d’azzardo lecito e la promozione di opere sensibilizzazione e questionari nelle scuole e nelle case di riposo. Il progetto di Cerro Maggiore agevolerà fiscalmente i locali privi di slot, mentre quello di Rescaldina, in accordo con i commercianti locali, permetterà pubblicità gratuita sui periodici comunali e promuoverà iniziative ludiche all'interno dei negozi per avvicinare nuova clientela. Per i giovani verranno organizzati tornei di risiko e calcio balilla, mentre per  gli adulti tornei di scala 40. "Parlando con i commercianti è emersa la preferenza di non avere sgravi fiscali ma iniziative concrete che li coinvolgessero – spiega il sindaco di Rescaldina Michele Cattaneo -. Gli sconti sulle imposte, infatti, sarebbero troppo poco consistenti rispetto ai guadagni che le macchinette permetterebbero".

Un risultato accolto come un successo anche dall'opposta parte politica. Daniel Dibisceglie,esponente locale di Fratelli d'Italia, commenta: "L'iniziativa è nata grazie all'assessore regionale Beccalossi (FdI) e a Cerro sono stato tra i primi a proporre in modo costruttivo dei provvvedimenti no slot".

Un'importante opere di prevenzione che si inserisce in un delicato contesto territoriale. Stando ai dati del Sert della Asl Milano 1, infatti, la dipendenza da gioco d'azzardo interessa 48 persone nel distretto Alto milanese. L'età media di questi individui è 56 anni ma, da un sondaggio recentemente proposto all'istituto Maggiolini, già 1 ragazzo su 4 sarebbe a rischio ludopatia.

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Redazione
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Pubblicato il 18 Luglio 2015
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