Operazione ‘ndrangheta in Piemonte, sequestrata villa a Legnano
Il sequesto della villa di 12 vani farebbe parte del consistente patrimonio immobiliare (valore 10 milioni di euro) di Ilario D’Agostino e Francesco Cardillo, effettuato a suo tempo dalla Dia di Torino...
Confiscata nell'ambito di un'operazione contro la criminalità organizzata una villa di 12 vani in città. Il sequesto farebbe parte del consistente patrimonio immobiliare (valore 10 milioni di euro) di Ilario D’Agostino e Francesco Cardillo, effettuato a suo tempo dalla Dia di Torino.
«I due – come riporta il quotidiano Torinese "La Stampa – avrebbero fatto parte della `ndrangheta, radicata da decenni anche in Piemonte. Riciclavano denaro in attività di costruzioni e altre società, con l’aiuto di una serie infinita di "colletti bianchi"».
La prima fase della confisca si era conclusa nell’aprile 2008, quando la Dia aveva ricostruito la mappa delle aziende sospette che erano riuscite a vincere alcuni appalti pubblici alla fine degli Anni ’90. Nel mirino una tranche di lavori per la Tav tra Milano e Torino e opere connesse alle olimpiadi di Torino 2006.
Tra i beni confiscati rientrerebbe anche l'abitazione di Legnano. Questa, come riportano le agenzie di stampa, sarebbe stata rilevata nel 2007 da Italia Costruzioni srl – società fra quelle intestate a Cardillo e D’Agostino -, dal fallimento della ditta Floridia di Cosimo Barranca, capo della locale di Milano arrestato nel luglio 2010 dalla Dda di Milano nell’ambito dell’«Operazione Infinito». Lo scopo era quello di permettere a Barranca di utilizzare ancora l’abitazione.
La villa è stata individuata in zona San Martino.
Ricordiamo che, sempre in città, un appartamento confiscato alla mafia è stato affidati all'associazione Cielo e Terra per ospitare bisognosi. A Rescaldina sono invece iniziati i lavori per la riqualificazione dell'ex Re Nove, la pizzeria confiscata allla criminalità organizzara destinata a diventare la casa delle associazioni di Rescaldina.
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