In viaggio con il Papa, serate irachene con l’Associazione De Gasperi
5 Marzo 2021
Due serate in diretta per capire e seguire in diretta il viaggio del Papa in Iraq condotte da Andrea Avveduto, Alessandro Banfi, Giorgio Paolucci con ospiti da Baghdad, Erbil, Beirut, Aleppo, Gerusalemme, Parigi tra i diversi ospiti: il Cardinale Raphael Louis Sako, Patriarca di Baghdad don Flavio Pace, Congregazione Chiese Orientali, Younis Tawfik scrittore; Abou Kazen Vescovo di Aleppo, Senaa Fadheel , suor Naris Henti, famiglie irachene ed esuli;
in viaggio col Papa, Andrea Tornielli Comunicazione Santa Sede, Stefano Maria Paci Sky24, Paolo Rodari La Repubblica; Alessandra Buzzetti Tv2000 Gerusalemme, Martino Diez, OASIS, Wael Farouk e Riccardo Redaelli (Università Cattolica)
“Bshina Bshina O Baba D Maritha” in aramaico “Benvenuto, o padre della Chiesa”. Questo il grido del popolo cristiano iracheno a nome di tutta la nazione, un’attesa di speranza per tutte le comunità religiose ed etniche.
“Il viaggio del Papa in Iraq sarà un grido di fratellanza. Un viaggio apostolico nel segno della riconciliazione, un grande dono per l’Iraq, per il suo popolo ma anche per tutto il Medio Oriente”.
Così il Louis Raphael Sako, Cardinale Patriarca (ospite del Centro nel 2014) annuncia la prima volta in assoluto di un successore di Pietro in quel Paese dell’Asia occidentale, l’Iraq.
Desideriamo capire le parole e i gesti di questo viaggio, farne esperienza in diretta, “con gli occhi e col cuore”. Condividere col popolo iracheno e le sue comunità il cammino del Papa in Iraq.
Abbiamo creato un’occasione aperta a tutti collegandoci per due serate irachene, nei giorni clou del viaggio, con ospiti da Baghdad a Mosul, testimoni, giornalisti dal mondo e per vedere insieme le immagini, anche inedite.
“Il Pontefice visiterà quasi tutto l’Iraq da Ur, città di Abramo a sud risalendo verso Mosul, Qaraqosh, nella Piana di Ninive fino a Erbil. Luoghi simbolo della storia recente irachena, segnata dalle violenze dello Stato Islamico, dalla persecuzione dei cristiani, dall’esodo di massa di tantissimi iracheni in cerca di salvezza.
Siamo un Paese ridotto all’ombra di sé stesso”.
“Ma con il suo carisma profetico il Papa è come un nuovo Ezechiele che viene a dirci che ci sarà una Resurrezione, che si può rinascere. Ezechiele, il profeta che ha vissuto a Babilonia parlando agli ebrei che in quel tempo vivevano come noi: fuori delle proprie terre, come rifugiati, scoraggiati. Dobbiamo cambiare la mentalità e la cultura”
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