L'angolo della Poesia
“Ottobrata” del poeta vate Gabriale D’Annunzio
Ridono tutte in fila le linde casette ne ’l dolce sole ottobrino, quale colore di rosa, qual bianca, come tante
Ridono tutte in fila le linde casette ne ’l dolce sole ottobrino, quale colore di rosa, qual bianca, come tante
Non so. Se la vita è corta O troppo lunga per noi, Ma so che nulla di ciò che viviamo
Tu sei come una terra che nessuno ha mai detto. Tu non attendi nulla se non la parola che sgorgherà
Il calore d’un giorno di settembre è un bene che non devi lasciar perdere, ogni foglio del calendario che stacchi
Quando pronuncio la parola futuro, la prima sillaba già va nel passato. Quando pronuncio la parola silenzio, lo distruggo. Quando
Corso Venezia rombava e cantava come un giovane fiume a primavera. Noi due, sperduti, s’andava s’andava, tra la folla ubriaca
Poesia pubblicata nell’opera “Diario del ’71 e ‘72” che presenta 90 componimenti. Pochi anni più tardi, nel 1975, il riconoscimento di una vita: il premio Nobel per la letteratura
Or poserai per sempre, Stanco mio cor. Perì l’inganno estremo, Ch’eterno io mi credei. Perì. Ben sento, In noi di
Giugno è il mese del Pride. Non un mese scelto a caso, ma legato in primis a un fatto storico: le rivolte di Stonewall
Ieri era il #blackouttuesday. Tutto il mondo della rete si è spento. L’immagine ricorrente era una schermata nera. Un modo, l’ennesimo, per chiedere giustizia per George Floyd
Nove anni fa moriva Giovanni Giudici che riuscì a trasformare in versi anche la vita da pendolare. Oltre alla bellissima “Una sera come tante”, anche la divertente “Quindici stanze per un setter”.
Partecipata la serata conclusiva del Festival intitolato “Oggi al voto, domani al futuro” pensato per esplorare il ruolo storico e contemporaneo degli Stati Uniti e riflettere sul futuro