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Legnano calcio, i risultati non si associano al bel gioco così scoppiano polemiche e maleducazione

Una velata critica della tifoseria sulla mancanza di spettacolo da parte della squadra ha innescato una serie di commenti del dg Nava, sconfinati in arroganza e maleducazione

Legnano - Solbiatese, prima gara di ritorno in Eccellenza

Vedere insieme risultati e bel gioco è l’aspettativa dei tifosi di qualsiasi squadra, in qualsiasi campionato. Se non accade, può succedere che si alzi qualche commento velatamente critico e soprattutto indirizzato più ad esprimere un desiderio che non ad alimentare una polemica. Sta succedendo al Legnano calcio dove la squadra vince da tre turni, ma con un gioco che non soddisfa alcuni palati fini della tifoseria.

La discussione, arrivata su social, non è piaciuta al direttore generale Roberto Nava che, come gli succede, si è espresso in maniera robusta, scrivendo tra l’altro sul suo profilo: “Forse eravate abituati ad avere direttorini e faccendieri a menare il can per l’aia, ora la musica è cambiata…la classifica parla per i miei collaboratori (io dirigo solo la baracca) a costo zero (merce rara di sti tempi….) quindi pensate a sostenere la squadra…lo vediamo pure noi che il gioco è quello che e’, mica viaggiamo col bastone bianco e il cane (con rispetto parlando..). Quindi vi chiedo rispetto per i miei collaboratori che hanno messo sul tavolo 21 punti in 10 giornate, e vi rammento che ci voleva coraggio accettare di prendere una squadra a 7 punti……poi leggo di dimensioni calcistiche serie D e serie C e paragoni con gli Hartono…dai siamo seri e ringraziamo Zoppi perché senza di lui il calcio a Legnano era fallito“. In serata, la dose si è rincarata con quella che il dirigente ha definito una azione goliardica, ma in realtà è piuttosto una immagine disgustosa.

Ecco il punto. Il presidente Zoppi sarà un riconosciuto brav’uomo, ma forse sarebbe stato ancora più bravo, se il giorno in cui ha deciso di prendere il Legnano si fosse preoccupato di altro. La società lilla sarebbe fallita, tutti questi dirigenti sarebbero stati a casa loro e, forse forse, si sarebbe potuto ripartire con appassionati meno preparati degli attuali, ma più discreti ed educati. E, poi, possibile che il presidente Zoppi, al cospetto di questi ripetuti commenti sui social del suo direttore, non si esponga, come invece aveva fatto con il direttore logistico Caserta? Presidente, se c’è, batta un colpo. Così dimostra una sudditanza preoccupante.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Febbraio 2025
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