Ardor Lazzate-Legnano 3-0 (2-0)
RETI: 22′ p.t. su rigore ed al 44′ s.t. Giangaspero, 39′ p.t. Zefi
ARDOR LAZZATE: De Toni, Guanziroli, Pecchia, Zefi (1′ s.t. Mzoughi), Gazo, Marioli, Benedetti (10′ s.t. Fogal), Caffi (10′ s.t. Rapone), Giangaspero, Pedrabissi (29′ s.t. D’Onofrio), Vincenzi (19′ s.t. Rondina). A disposizione: 12 Castelli 15 Treccozzi 16 Spitaleri 20 Oggioni. All. Ferdinando Fedele.
LEGNANO: Chiodi, Caluschi, Cancelliere, Cozzi (10′ s.t. Femminò), Sberna, Pezzella, Ferulli, Mathieu, La Torre (45′ s.t. Cesarini Sforza), Marrulli (40′ s.t. Vidhi), Mezzanzanica (12′ s.t. Veroni). A disposizione: 12 Cirenei 13 Hasanaj 15 Migliavacca. All. Luca Cataldo.
TERNA ARBITRALE: Soncin di Voghera (Cortesi di Bergamo e Scardino di Milano).
NOTE: pioggia battente. Spettatori: un centinaio circa. Legnano con il lutto al braccio per la scomparsa del papà di Vittorio Pagani. Angoli: 5-5 (2-1).

Il sintetico del Gianni Brera salva la partita tra l’Ardor Lazzate e Legnano sotto il diluvio ma non i lilla che vengono battuti 3 a 0.

Il tecnico Cataldo schiera subito il nuovo acquisto Chiodi in porta e titolare anche in difesa Pezzella. Il Legnano in avvio gioca bene, non sfigura affatto.Al 10’ spunto centrale di Mathieu che serve Ferulli ma De Toni devia con il piede.

Al 22’ il rigore (nella foto) tra le proteste dei lilla per sospetto fuorigioco, con Giangaspero spiazza Chiodi. Il Legnano non si rassegna: bella punizione con palla poco alta sulla traversa di Marrulli al 24’. Al 39’ il raddoppio dei padroni di casa con il colpo di testa di Zefi dopo una palla calciata dalla bandierina.

Nel secondo tempo al 68’ con Sberna, tiro alto e poi con Veroni, tiro respinto, il Legnano prova a rendersi pericoloso. Sono però i padroni di casa all’88’ a segnare ancora con Giangaspero, autore di una doppietta.

Legnano troppo fragile in attacco, vittima di un risultato ingiusto, considerata la mole di gioco sviluppata in tanti momenti della gara. Lazzate bravo a sfruttare al meglio ogni occasione capitata, senza nemmeno fare troppa fatica a raggiungere il vantaggio e a saperlo mantenere.