Non sappiamo se la domenica pomeriggio da orrori abbia poi generato una notte da incubi per i lilla. Noi, che abbiamo visto tante battaglie perderle, magari anche i derby, quelli che più davano fastidio, ma almeno combatterli, non abbiamo chiuso occhio. Siamo certi sia rimasto insonne anche il direttore Pogliani e la dirigenza che ha in gestione la societa’, così come il tecnico Dicuonzo che qualche soluzione se la deve inventare per salvare la panchina.

Mercoledì ci sarà la Coppa Italia nella bergamasca, dentro o fuori, se non si vince con il giusto scarto e sanato a Caronno Pertusella, contro il Pavia, una partita che in altri tempi avrebbe trovato nel Mari la cornice più bella e idonea con tutto il rispetto di chi ci ospita per il blasone di entrambe.

Il Legnano di oggi dopo la cinquina è un qualcosa di fragile da maneggiare con cura. Pensavamo che la vergogna delle goleada incassate fosse cosa passata dello scorso campionato, con la cinquina precedente a quella domenica poi decisiva per farci retrocedere… Ai ragazzi che vanno in campo non ce la sentiamo di buttare addosso la croce, ma le responsabilità vanno assunte per correggere quello che non è andato in campo in queste prime due giornate, dove la trasferta a Casteggio è stata addirittura un brutto passo indietro non solo nel passivo ma pure per la prestazione rispetto a Solbiate Arno.

Qualcosa per puntellare la squadra va fatto, così come per il morale di un gruppo giovane che ha bisogno di un atteggiamento e di un mordente, usiamo un eufemismo, che deve inequivocabilmente essere trasmesso da chi ha le redini. Non sappiamo se in settimana qualche giocatore arriverà, le voci e le speranze tra i tifosi che sono rimasti stoicamente vicini ai lilla sono tante.

Tocca a Pogliani e a Dicuonzo non farle spegnere già a questo punto, perché con questo passo si rischia di non mangiare non solo il panettone, ma nemmeno le caldarroste… La pesante lezione di Casteggio ha aperto già una settimana bivio per il Legnano: il passaggio in Coppa darebbe morale per sabato con il Pavia altrimenti la prospettiva non è rosea.

A Legnano hanno sempre detto tutti che si respira atmosfera di grande calcio per i suoi trascorsi, tutti sono rimasti affascinati nel venirci a giocare ed allenare. Chiamatele pure pressioni di una piazza che se è rimasta esigua, non è per colpa sua, ma è restata romantica e non accetta figuracce con i colori lilla addosso. Allora con tutta la comprensione possibile, perché ci rendiamo conto che il momento non è più semplice, sveglia però lilla: ve lo chiede la parte legnanese che non scende in campo, ma che dalle tribune è sempre rimasta accanto a questa squadra nei momenti belli come in quelli brutti, simili a questi.