Ne’ in casa e nemmeno in trasferta. E’ netto il distacco tra il Legnano calcio e la tifoseria organizzata.  Se infatti fino al campionato scorso, nella presidenza Montanari i Boys seguivano la squadra almeno in trasferta, dal prossimo campionato, quello della gestione Benedetto, gli ultras non saranno presenti ne’ a Legnano, ne’ fuori casa.

La decisione dei Boys Lilla in un comunicato dai toni severi, decisi e determinati: “Non fosse bastata un’annata a dir poco ripugnante sotto tutti i punti di vista, sia a livello organizzativo che di risultati sul campo, a distanza di tre mesi dalla chiusura del campionato, ci troviamo ancora ad avere a che fare con personaggi che continuano ad abusare della maglia lilla e ad oltraggiarne la sua storia. Progetto fondato su nulla di concreto, quote sequestrate, personaggi raccattati dalle grotte silane, una Gloriosa sede trasformata in centro di accoglienza per giovani bisognosi arrivati da mezzo mondo alimentati da false speranze, ai quali si aggiunge l’arrivo di Nucilli, abile stratega dei fallimenti societari”

“Sono solo alcune delle stravaganze di questa società fantasma- prosegue la nota -. Per non  parlare dell’iniziativa finanziaria del “presidente” il famoso “Sukuk” che pare più una parola di provenienza Sicula che Araba”.

“Con questo comunicato – ecco la decisione dei tifosi –  i BOYS LILLA 1980 prendono in maniera definitiva ed irrevocabile le distanze da questa società (…). Nessun esponente del nostro gruppo presenzierà alle partite casalinghe, così come in trasferta”.

Dopo le critiche alla Federazione per aver permesso l’iscrizione al campionato di Eccellenza, i Boys condividono “la presa di posizione da parte del comune di Legnano oltre al pensiero che il”Mari” e la sede di via Palermo sono e devono essere la casa di chi ama il Legnano calcio e non di chi ci lucra senza nessun progetto. Sosteniamo che nel nostro glorioso campo deve giocare una società che incarni a pieno lo spirito e la storia di 111 anni di calcio a tinte Lilla”.

“Resteremo alla finestra, speranzosi di vedere la nascita di una società Legnanese sana e ambiziosa, che possa farci tornare sui gradoni a darci le emozioni che tanto desideriamo”, la conclusione del comunicato con un passaggio strettamente legnanese, “Sem nasu’ par pati’ e patem”, diceva la Teresa… Ma ora i Boys si sono rotti i…”.