Un’ora quasi di monologo del presidente lilla Enea Benedetto in diretta televisiva con Be.Pi TV, al quale si è concesso ancora prima della presentazione alla stampa locale. Senza un contradditorio in grado di dibattere su questioni sportive e legali che l’hanno visto protagonista in precedenti avventure sportive, Benedetto si è autoassolto da tutte le problematiche incontrate ad Alessandria (dove ha rimediato due inibizioni per un totale di 12 mesi). Confermati poi i contatti con Novara, Torino, Venezia, Genoa e Salernitana, società in cui ambiva l’acquisizione di quote, per poi finire a Legnano.

Il presidente lilla ha spiegato il suo totale, profondo, convinto impegno nella finanza innovativa delle criptovalute. La sua società ha sede a Tallin, in Estonia, vantando rapporti con partners a Dubai, in Francia, Gran Bretagna e Italia: «Sono considerato un visionario – ha affermato Benedetto – perchè fuori dal sistema consolidato, ma le mie doti migliori, la grinta e la persistenza, mi convincono che il futuro è in questa monetica».

Poche parole ma precise sul Legnano calcio, dimostrando subito un approccio ben diverso all’ambiente rispetto al suo predecessore: «Ho incontrato i capi della tifoseria. Mi hanno impressionato per passione e sentimento di appartenenza. Qui i giocatori dovrebbero giocare solo per il valore della maglia che indossano, invece parlano solo di soldi».

Calcio, ma solo. Il suo interesse è rivolto anche al basket. Fallito il tentativo di prendere l’Auxilium Torino, Benedetto ha avviato una collaborazione con il Derthona Basket e «consigliato dal sindaco Radice – così sempre il presidente lilla – parlerò con Marco Tajana, presidente del Legnano Basket».

«Sono convinto che a Legnano si possa parlare di multiculturalità, di multireligiosità, di inclusione – conclude Benedetto -. L’impegno sarà indirizzato a riportare il dialogo con tutti, compresa la Fondazione Palio, ridare serenità all’ambiente, ricostruire la società, riunire tutto quanto è stata diviso in precedenza».

«Ma prima – il presidente ricorda – dobbiamo salvarci e domani battere il Brusaporto».