Annata straordinaria per la Folgore Legnano al sesto campionato di Prima categoria. Al giro di boa, la formazione grigiorossa non solo viaggia in piena zona playoff, ma dista soltanto un punto dalla capolista Olimpia Tresiana. Il merito è da attribuire a dieci successi consecutivi che stanno esaltando l‘appassionato presidente Maurizio Ferrario, sempre caldo nel suo entusiasmo nel post-gara, ma che torna discreto il giorno dopo, nello stile di una società che ha fatto della modestia una sua arma vincente.

«Siamo in questa posizione perchè c’è tutto un lavoro alle spalle che dura da anni – spiega Paolo Ferrario, attuale ds -. E’ vero, diamo spazio alla discrezione che risiede nel nostro DNA, ma è altrettanto giusto riconoscere  l’impegno di dirigenti, tecnici, giocatori e collaboratori, per arrivare questi risultati. Il progetto per una Folgore in grado di salire i gradini del calcio dilettantistico è partito anni fa e prosegue non per caso, ma con un piano preciso».

«La nostra forza è un gruppo fidelizzato – prosegue Paolo -.  Così, ogni anno, cerchiamo calciatori di qualità ma pure dotati di una disponibilità per far parte di una squadra in cui ci si sente una famiglia, in cui l’aspetto umano ha un riferimento molto preciso. Una compagine, insomma, che si aiuta in ogni momento. In questi mesi siamo stati particolarmente vicini a Bombelli dopo l’infortunio e lo abbiamo aiutato a tornare il bomber che tutti conosco. Adesso, si è fatto male Federico Colombo e anche lui sentirà tutta la nostra vicinanza, da compagni di gioco e da amici, per un rapido ritorno in campo».

La classifica dice che la lotta per la promozione diretta vede fortemente coinvolta la Folgore… «e noi non ci nascondiamo. Siamo lì e ce la giocheremo fino in fondo», la conclusione convinta di Paolo Ferrario.

Intanto, tra i primi tifosi della Folgore, Loris Boni, indimenticato campione legnanese, esprime anch’egli un giudizio: «Un Natale migliore non poteva esserci. Forse la pausa non ci voleva, ma ripartiamo con lo stesso entusiasmo e tanta, tanta umiltà».