Dopo gli ultras, anche alcuni tifosi storici hanno deciso di non essere presenti alle partite casalinghe del legnano calcio.

Giulio Bonzi, presidente del “lilla club” anni ’70, è il portavoce di questi sostenitori che domani, in occasione della partita del Piacenza, si presenteranno all’esterno dello stadio per manifestare pubblicamente il loro dissenso rivolto al comportamento della società.

«Nessuna dimostrazione contro la squadra – dichiara Bonzi – ma un segnale alla dirigenza perché si muova in modo più concreto e costruttivo. I dirigenti non parlano più con la stampa, hanno anche impedito a collaboratoti del Legnano di dialogare con noi tifosi. Ormai il rapporto con loro non esiste più. Noi non faremo azioni forzate come possono fare gli ultras, ma anche noi inviteremo altri tifosi ad astenersi dal presentarsi alla partita. Non sarà solo un’azione di disturbo ma raccoglieremo fondi da dare poi in beneficienza. Chi ci conosce sa bene cosa vuol dire per noi non assistere ad una partita contro il Piacenza, ma continueremo in questa protesta anche nelle prossime domeniche in attesa che il presidente Montanari faccia qualcosa nella prossima campagna acquisti. Per noi il Legnano non è solo una passione ma anche un modo per stare insieme e seguire allenamenti e partite come un affiatato gruppo di amici.

Non sappiamo cosa faranno altri gruppi come i “fedelissimi”, ma la nostra decisione speriamo sia da esempio a chi come noi davvero vuole bene al Legnano calcio.