Tifoso in prognosi riservata dopo gli scontri. Lo sconcerto a Parabiago
Con lui in ospedale si trova un minorenne, ricoverato in pediatria, mentre gli altri tre feriti portati in pronto soccorso dopo la rissa sono stati dimessi
È in prognosi riservato all’Ospedale di Legnano, nel reparto di neurochirurgia, uno dei feriti coinvolti nel violento scontro tra tifosi andato in scena domenica 8 ottobre, fuori dallo stadio Libero Ferrario, all’inizio della partita tra Sant’Ilario e San Lorenzo di Parabiago. Si tratta di un uomo di 30anni, parrebbe appartenente alla tifoseria del Sant’Ilario, finito in mezzo alla guerriglia urbana tra decine di persone incappucciate armate di bastoni e bottiglie di vetro. Con lui in ospedale si trova anche un minorenne, ricoverato in pediatria, mentre gli altri tre feriti, portati in pronto soccorso dopo la rissa, sono stati dimessi.
Il violento episodio è stato fortemente condannato dalla società del Sant’Ilario Milanese e dal sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi, che si augura una posizione netta da parte di tutte le società coinvolte. Tra queste si parla anche di un coinvolgimento del Calcio Parabiago, nonostante per il momento nessuno degli aggressori sia stato ancora identificato. Il San Lorenzo, tramite il suo dirigente, si è fin da subito dichiarato «estraneo ai fatti». Mentre è forte lo sconcerto tra i residenti e i genitori dei bambini che frequentano le squadre giovanili.
Camminando lungo il marciapiede di viale Guglielmo Marconi questa mattina erano ancora visibili a terra bandiere bianche-azzurre. Una macchia di sangue era impressa sull’asfalto: «Non abbiamo assistito direttamente agli scontri perché eravamo fuori casa. Siamo rientrati verso le 18 – ci ha detto una residente – e una nostra vicina del piano superiore ci ha informati dell’accaduto. Ha visto dal balcone la scena ed è scesa in strada a soccorrere i feriti. Uno di loro era a terra con un buco in testa”. Il titolare del distributore Eni vicino al teatro dello scontro mostra le telecamere: «Le immagini saranno messe a disposizione dei carabinieri per le indagini in corso».
Le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire la dinamica dei fatti.
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