Un ingresso convinto “la società è sana e merita altri palcoscenici”, ma anche discreto perchè “l’imponderabile è dietro l’angolo e le dinamiche nel calcio sono complicate“. Nazareno Tiburzi, neo vicepresidente lilla chiamato ad affiancare nel ruolo Alberto Tomasich entra in punta di piedi nell’ambiente lilla, dopo la comunicazione ufficiale dell’incarico affidatogli del presidente Giovanni Munafò.

«Sono qui per dare un contributo con la mia esperienza manageriale, ma non sono un mago – la prima dichiarazione di Tiburzi -. Importante è lavorare bene e con coscienza, con esperienza e managerialità. Qui c’è l’ambiente ideale per farlo perchè la società è sana e senza debiti. Il fatto di entrare con una carica così importante è stata meditata sia da me che dal presidente Munafò».

I programmi futuri vengono così descritti da Tiburzi: «Quest’anno bisogna essere prudenti. Un campionato tranquillo è l’obiettivo della società. E’ chiaro comunque che la serie D non rappresenta la statura del Legnano come piazza e come storia. Quando si programma un obiettivo immediato, qualunque esso sia, l’imponderabile è dietro l’angolo, perchè le dinamiche del calcio sono complicate».

Anche il neo vice presidente confida parecchio nella confermata guida tecnica: «Partire con un mister come Marco Sgrò, con la sua esperienza e la sua guida sicura, è il primo passo. La mia attenzione comunque, visto che mi sono avvicinato al calcio grazie a mio figlio quando giocava nel Roncalli, sarà dedicata al settore giovanile. E’ dal vivaio che nascono le fortune della società e della prima squadra».