L’Italia batte il Belgio 2-1. Legnano in festa con gli azzurri
Le reti meravigliose di Barella e Insigne mandano gli Azzurri sul 2-0, poi un rigore molto dubbio (Lukaku) riapre il match. Peccato per Spinazzola, ko nel finale. Martedì 6 le Furie Rosse
Due gol meravigliosi, tanta sofferenza e un biglietto in tasca per Wembley e per le semifinali degli Europei. È dolce la notte a Monaco di Baviera per l’Italia di Mancini.
Gli azzurri battono 2-1 il temibilissimo Belgio, superano un altro turno e lanciano la sfida tutta latina alla Spagna, il prossimo scoglio sulla strada di Chiellini e compagni. (foto in copertina, la “storica panchina” di Legnano festeggia la vittoria. Sotto, i cortei in centro)
Vittoria meritata, seppure non netta, quella della nostra Nazionale, non foss’altro che l’unica rete belga – di Lukaku dal dischetto – sia stata propiziata da un rigore generosissimo concesso per presunto fallo di Di Lorenzo su (uno scatenato) Doku. Pace, visto il finale, non serve nemmeno la polemica anche perché l’Italia ha pennellato due gol meravigliosi con i quali si è portata sul 2-0.
Il primo di Barella, dopo un balletto in area per scomparire in mezzo a due difensori e materializzarsi davanti a Courtois, battuto imparabilmente. Il secondo invece è il classico “tiro a giro” di Lorenzo Insigne, stavolta davvero incisivo, a punire una difesa belga che ha preferito aspettarlo compatto ed è stata punita da un destro capolavoro. I gol sarebbero stati addirittura tre, ma quello iniziale di Bonucci è stato annullato (decisione giusta) per fuorigioco.
Ma se l’attacco vende i biglietti, è la difesa che vince le partite: lo ribadiscono a gran voce due colonne come Gigio Donnarumma e Giorgio Chiellini: il portierone salva almeno in due circostanze su De Bruyne (soprattutto) e Lukaku quando ancora vigeva lo 0-0. Il centrale della Juve gioca una partita cannavaresca per intensità, presenza e posizione. E poi c’è anche il giocatore più sfortunato della serata, Leonardo Spinazzola, prima bravo a salvare su Lukaku a porta sguarnita, poi a terra – e in ambulanza – in lacrime per un infortunio che ha già messo fine al suo Europeo. Una tegola pesante per Mancini.
Il Belgio – che era senza Eden Hazard – in fin dei conti non è riuscito a imbastire il classico assalto finale, perché le linee azzurre (che bravo Jorginho in palleggio!) hanno retto a più riprese, anche contro la classe di De Bruyne e le folate della sorpresa Doku. E così è arrivato un 2-1 che continua a fare sognare tutta l’Italia, che ora – abbiamo detto – sfiderà una Spagna uscita vincente ai rigori contro una Svizzera che dal dischetto si è mangiata un’occasione enorme. Appuntamento martedì 6 luglio alle ore 21, lo stadio è quello londinese di Wembley. Lo stesso della finalissima.
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