Erano circa in settanta, giovani e non più giovani, a cimentarsi domenica pomeriggio al centro sportivo di Villa Cortese nella settima edizione della “Salamella Cup”, torneo di calcio a cinque che è ormai divenuto appuntamento tradizionale per un nutrito gruppo di amici.

Guidati dall’abile regia dei quattro organizzatori, Marco Caio, Roberto Giuri, Alberto Corti e Matteo Modica, i partecipanti a questo particolare torneo hanno dato vita ad una competizione che viene puntualmente percepita come un momento di aggregazione e divertimento e non di calcio legato al mero risultato.

Qui non ci sono coppe, trofei e tantomeno premi in denaro, qui c’è la gioia di appartenere ad un gruppo di amici che si trovano tutti i lunedì su di un campetto di calcio a cinque e che, una volta l’anno, mettono in piedi questo evento solo per il piacere di condividere quello che ormai è divenuto il mitico terzo tempo. Da qui la denominazione “Salamella Cup”, visto che al termine delle tante partite disputate ci si è trovati davanti ad una tavolata di circa centocinquanta persone, tutte pronte a gustarsi un piatto di carne insieme.

L’agonismo non è mancato con gare estremamente equilibrate, giocate con grinta e determinazione nonostante un’età media piuttosto elevata.

Tanti i premi distribuiti a fine gara, partendo da coppe, tassativamente di salumi, pancette e quant’altro, a dimostrazione che mai nome di torneo fosse più indovinato. Tra i premiati Marco Carnelli, Antoni Schipani, Massimo Zaffanella, tre tra le anime di questo meraviglioso gruppo di amici chiamato “Calcetto dei Campioni”, che tra due settimane si trasferirà in massa a Brusson in Valle d’Aosta per la disputa della “Brusson Cup”, altra competizione calcistica in cui il pallone sarà la valida scusa per passare qualche ora all’insegna del buon umore e della buona tavola.