Legnano – Ardor Lazzate 0-2 (qui la diretta testuale)

Il lancio delle maglie alla curva lilla è l’ultima immagine che rimane di un pomeriggio dannato per il Legnano. 
Un primo tempo sotto tono, senza mai alzare i ritmi di gioco condanna la squadra di mister Di Gioia ad una sconfitta amara e difficile da digerire in finale di Coppa Italia contro l’Ardor Lazzate. Soprattutto per le troppe aspettative che aleggiavano intorno alla formazione lilla.
La squadra brianzola, che con questa vittoria entra nella storia per aver conquistato la sua prima Coppa Italia, punge al 20’ pt con Iacovelli e chiude con Borlina al 90’. Nonostante le differenze tecniche notevoli, la squadra di mister Campi è stata attenta e astuta ad imporre subito un gioco duro e cinico, appoggiandosi ad un bomber di nome Orazio Iacovelli, invidiato da molte società di Eccellenza. Il Legnano è entrato in campo solo dopo l’intervallo, imponendo le solite triangolazioni e un possesso palla bello ma sterile. Le uniche vere occasioni, infatti, sono arrivate con tiri da fuori area.

Capitolo a parte la conduzione di gara dell’arbitro Calvi di Bergamo. Troppo generoso sui primi falli da ammonizione e troppo deciso nell’indecisione sulla doppia espulsione a fine primo tempo (Magnoni per i lilla e Cicola per i gialloblu). Sicuramente l’Ardor ha lottato strenuamente su ogni pallone, soprattutto durante l’assedio lilla del secondo tempo, ma le decisioni arbitrali hanno contribuito a privare il Legnano del suo uomo d’area, l’argentino Magnoni “El puma”, che sarebbe stato fondamentale nel sfruttare i molti cross scagliati in area dai terzini lilla.

Ma visto che è il risultato che conta, piaccia o meno, è la vecchia scuola del calcio: catenaccio e contropiede, a vincere ancora, come ammette un deluso Di Gioia:”Siamo arrivati in campo solo negli ultimi 45’ minuti. Bravi loro a mantenere la concentrazione per tutta la partita ma quelle espulsioni… Meglio non fare commenti. Nel secondo tempo abbiamo cercato di forzare le linee difensive ma l’Ardor si difendeva con 9 uomini dietro la palla e tutto è diventato più complicato. Ora dobbiamo concentrarci sull’unico obiettivo che ci rimane: il campionato. Più aggressivi e convinti di prima”.

Pagelle Legnano:
Houehou, 6: impotente di fronte ai due goal dell’Ardor. Per il resto è spettatore non pagante.
Ortolani, 6: l’intelligenza tattica è il suo punto di forza, fa il suo compito ma è meno brillante delle altre partite.
Salvigni, 5,5: sul goal di Iacovelli non contrasta l’attaccante gialloblu. Nel secondo tempo è punta aggiunta senza grandi risultati.
Sorrentino, 6: sfiora il goal in almeno un paio di occasioni. Quando si perdono le marcature è lui l’ultimo uomo.
Castroflorio, 6+: spinge sulla fascia, va al tiro, ma quasi sempre viene rimpallato dal forte del Lazzate.
Rovrena, 6+: dona esperienza al centrocampo. Tenta su punizione ma senza risultati. Utile fino alla sostituzione.
Provasio, 5: il jolly dei lilla questa volta non illumina mai gli attaccanti. Ci si aspettava di più.
Comani, 6,5: dona qualità al centrocampo. Quando esce Rovrena prende in mano le redini del gioco, ormai disperato dei lilla.
Valtulina, 5: uno squillo dalla distanza prima della sostituzione non è abbastanza per un giocatore della sua qualità.
Martin Asiedu, 5: spento nel primo tempo, si risveglia nel secondo. Di solito è l’uomo che fa la differenza, questa volta non incide mai.
Magnoni, 6: nella prima frazione è l’unico che cerca la porta. Viene espulso per un dubbio fallo di reazione.
Laraia, 6,5: è il solo a cercare il goal nel secondo tempo. Più volte impegna Mauri dalla distanza.
Pinelli, n.d.: entra solo negli ultimi minuti di gioco. Conquista qualche fallo al limite dell’area.
Pelucchi, 6: prende il posto di capitan Rovrena. Dà tanta grinta e corsa, ma è inefficace come tutto il Legnano.
All. Di Gioia, 5,5.

Pagelle Ardor Lazzate:
Mauri 7 – Bernello 6+ – Grassi 6,5 – Cicola 6 – Borlina 6,5 – Sala 6,5 – Malaspina 6+ – Tremolada 6+ – Iacovelli 7,5 – Carrafiello 6,5 – S. Galli 6 – Vitale 6 – Campo 6+ – N. Galli 6.
Allenatore Campi, 7.