Proprio nei giorni in cui l'attenzione mondiale è monopolizzata dal campionato del mondo di calcio in Brasile, una società legnanese ha festeggiato i suoi primi 50 anni di vita con una serata amarcord tenutasi sabato sera presso il Tony's Diner di San Vittore Olona. Stiamo parlando dell'A.C. Robur Legnano, società fondata nel lontano 1964 da un ristretto gruppo di amici, allora assidui frequentatori del Bar Buffa di Piazza del Popolo. Gli amici di cui sopra si chiamavano Franciosi, Lodini, Borsani, Davoli, Leva, Parini e misero in piedi con pochi soldi e tante idee una squadra giovanile che fosse in grado in poco tempo di ritagliarsi il proprio spazio vitale nell'ambito del calcio cittadino. Pochi mezzi si diceva, tanto che le prime maglie furono regalate dal GS Mocchetti, allora una squadra di primo piano nel panorama calcistico locale, idee che si tramutarono subito in discreti risultati tanto da riuscire nel giro di pochi anni a vincere un campionato under 21 ed ad approdare in 2^ categoria. Fu però una gloria effimera, la stagione dei successi lasciò presto spazio a campionati anonimi e non certo di spessore. Questo sino a pochi anni orsono, allorchè alla guida societaria è approdato Cesare Lombardi, l'attuale presidente, che ha saputo ridare slancio e vigore alla Robur conquistando proprio nell'anno del cinquantesimo la promozione al campionato di 2^ categoria dopo diversi tentativi non andati a buon fine.

Uno degli artefici di questo successo è senz'altro l'allenatore Rocco Amendolara, riconfermato ovviamente anche per la prossima stagione, che si è avvalso di un organico che ha fatto dell'amalgama la sua vera forza. "La nostra squadra ha un'identità precisa e non la stravolgeremo, -è il presidente Cesare Lombardi a parlare- inseriremo dei giovani ed un paio di giocatori d'esperienza senza guardare a cosa faranno gli altri. Vorremmo continuare a coltivare i nostri sogni, abbiamo dei valori in cui credere ed un progetto su cui lavorare. La nostra è una società composta da un gruppo di amici con una cultura aziendale, dove prima si fanno i badget poi si spendono i soldi. L'unico nostro rammarico è quello di non avere un settore giovanile ma anche su questa cosa stiamo lavorando con un progetto che vorrebbe coinvolgere il mondo della scuola".

Chi vi scrive ha iniziato la sua "carriera" sportiva proprio con la maglia giallogranata della Robur, una società piccola ma dal cuore grande, dove sono sempre stati insegnati i veri valori dello sport. Sono passati 50 anni ma gli intendimenti di allora sono ancora e sempre gli stessi, un esempio da seguire per tutti quelli che credono ancora nel calcio. Quello vero.

SERGIO LA TORRE

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In serata, questo il messaggio pervenuto da un lettore

Cara Robur, tanti cari auguri da chi in passato con la tua maglia ha corso in lungo e in largo su tantissimi campi con tanti compagni e da chi ha avuto l'onore di contribuire crescere i nostri "pulcini". Sono passati tanti anni ma il ricordo di ogni partita, di ogni allenamento e di ogni atleta è sempre vivo.
Grazie per avermi fato vivere un'esperienza straordinaria.
Stefano Lodini

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Nella galleria fotografica, le immagini commemorative dell'evento con dirigenti, tecnici e giocatori del presente e del passato