Legnano-Magra Azzurri 0-2  (0-1)

Marcatori: Musetti 45', Lamioni 61'

Legnano: Borroni, Zingaro, Palmitessa, Bojomo (Muhremi), Corio, Borghesi, Scavo, Ceriani, Anzano, Del Vecchio (Giosuele), Carotenuto (Dall'Omo). In panchina Palombella, Pedreani, Rossi, Placenza. Allenatore Roncari,.

Magra Azzurri: Benedini, Terribile (De Simone), Menichetti, Buccellato, Amato, Antonelli, Musetti, Russo, Chiodetti, Lamioni (Cariati), Palmero (Petralia). In panchina Ianniello, Casassa, Amedei, Orsoni. Allenatore Parodi.

Arbitro Sig. Rutella di Enna.

Note: spettatori 800 circa, paganti 600 per un incasso di 3800 euro. 

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Si arena sulla riva del lago di Como il sogno lilla di poter approdare alla serie D. Il Legnano esce sconfitto dallo stadio "Senigallia", battuto da una squadra, quella ligure del Magra Azzurri, apparsa decisamente superiore in tutti i reparti.

Iniziamo dalla fine con il presidente Nico Zanda e l'ex mister ed accanito tifoso Alessandro Cerri in lacrime per questa amara sconfitta che comunque sbaglia chi la ritiene una guerra persa.

Quella di oggi e solo una battaglia, la guerra potrebbe essere prossima se non arriveranno forze e capitali freschi per poter continuare a portare avanti un progetto che, non va dimenticato, nei tre anni in cui è stato messo in atto, ha portato il Legnano dalla 1^ categoria ad un passo dalla serie D. E non devono dimenticarlo soprattutto quei tifosi che, a fine gara, hanno pesantemente offeso alcuni giocatori in maglia lilla, rei, a loro avviso, di non aver onorato la maglia che indossavano.

Comportamento assurdo quello di questa frangia di ultras che forse non si sono resi conto di una cosa lapalissiana: gli avversari del Magra Azzuri erano troppo piu' forti dei lilla. Punto.

La partita non ha avuto praticamente mai storia, con i lilla costretti ad attaccare dopo il 3 a 4 dell'andata ma mai in grado di portare seri pericoli alla retroguardia avversaria se non in un paio di circostanze intorno al 40° con Anzano e Palmitessa, in entrambe le circostanze davvero bravo il giovane portiere ligure Benedini. Alla prima occasione propizia il Magra passava, si era al 45°, con Musetti, lesto ad approfittare di una delle tante amnesie difensive lilla.

Squadre al riposo con la sensazione che nella ripresa qualcosa sarebbe cambiato vista la pochezza di idee e di gioco espresse da Corio & C. ed invece no, mister Roncari non mutava nulla nello schieramento tattico dei suoi e qui l'errore è stato grossolano ed il Legnano proseguiva a sbagliare molto, imbrigliato da una squadra che disponeva di giocatori esperti e di classe sui quali brillava il talento del numero 10 Lamioni, autore del secondo goal e dal cui piede partivano tutte le iniziative ospiti.

La gara proseguiva senza piu' acuti sino alla fine per la gioia dei circa 50 tifosi giunti da Santo Stefano di Magra e con la squadra, in maglia blu-bianca (sembrava il Como…) a festeggiare sotto la curva.

Era un mesto dopopartita quello in cui il ds Maurizio Salese si limitava a commentare in questo modo l'esito del confronto: "Il Magra è stato piu' forte di noi, loro sono una squadra ben organizzata che ha saputo sfruttare tutte le nostre debolezze, soprattutto quelle difensive. Siamo arrivati a questa partita probabilmente a corto di idee e con una forma fisica e mentale in calo, non ci possiamo però rimproverare niente, abbiamo fatto uno splendido campionato e forse siamo andati anche oltre le nostre aspettative. Il futuro ora sarà tutto da definire e mi auguro per il bene del Legnano che ci siano persone in grado di poter aiutare il nostro presidente".

Nicolò Zanda si lascia sfuggire solo un paio di battute prima di lasciare lo stadio: "E' finito un sogno che non era mai iniziato, la squadra ha fatto molto di piu' di quello che le si chiesto. Il Magra ci è stato superiore".

Del futuro qualcosa, come visto, è stato accennato dal ds, quello che comunque preoccupa maggiormente è il fatto che ad oggi nessuno abbia voluto condividere seriamente il progetto portato avanti dall'attuale dirigenza e se qualcosa non accadrà nei prossimi mesi il rischio di vedere ridimensionato il ruolo del Legnano nella prossima stagione appare del tutto reale.

Sergio La Torre