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Il caso Raivio fa discutere e dividere i sostenitori del Legnano Basket

Si dibatte in città e sui social una vicenda che sta coinvolgendo i sostenitori. Dalla campagna abbonamenti una prima risposta sulla questione che ha allontanato dal club il suo giocatore più rappresentativo

Legnano Basket sfida Cassino. Foto by Daniele Zaffaroni

Il caso “Raivio – Piazza” fa rumore. E non poteva essere altrimenti. Se non è inedito il contrasto tra giocatore e tecnico in qualsiasi disciplina sportiva, lo diventa quando scoppia in una società modello come è sempre considerata il Legnano Basket. Un club con una chiara impronta familiare, dentro e fuori dal palazzetto, dove le grane si risolvono tra le sue mura e sempre in maniera discreta. Questa volta, è stato un po’ diverso, sia perchè il caso è scoppiato in una gara amichevole, sia per i protagonisti coinvolti, sia per la sua aspra conclusione.

E’ un addio poco sereno quello tra Legnano Basket e Nik Raivio

Se ancora di recente, si può far riferimento alla storia di Sebastiano Bianchi, uscito da Legnano nel 2021 per approdare alla Sangiorgese, oggi la rottura tra Raivio e Legnano assume contorni più robusti. E i sostenitori si sono divisi su ragioni e responsabilità. Chi difende a spada tratta il giocatore (“senza di lui, finiremo nei playout”; “Piazza, non dovesse fare risultati, si giocherà una bella fetta di immagine”), chi lo rimpiange, ma in ogni caso, scrive un tifoso: “i giocatori vanno e vengono ma il Legnano Basket Knights rimane e rimarrà sempre la cosa più importante “.

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Tra i tanti commenti apparsi sui social, qualcuno anche “terribile” per forma e contenuti, ne abbiamo apprezzato uno in particolare. Lo firma Matteo Cassina, leader della “MiniKnights Fan Zone “ dove si ritrovano i miniknights con i genitori, perchè riunisce il sentimento del tifoso verso Raivio, ma anche quello del sostenitore che capisce il ruolo e le difficoltà della società: «Legnano ha fatto una scelta che, sono convinto, non avrebbe mai voluto fare, considerando anche i tentativi di “ricucire” la situazione – scrive Cassina -. Non mandi via a cuor leggero qualcuno che hai messo come faccia sugli abbonamenti, che hai voluto e cercato con forza appena ne hai avuto la possibilità. Non immagino di certo sia stato un piacere. Chi parla di playout o di squadra così cosi, immagino non sia stato a vedere gli allenamenti a porte aperti (io c’ero) , ne sia andato a vedere le partite di questi knights (io c’ero) ma spero che ci sarà oggi e domani. Questi ragazzi dal primo giorno sputano sangue in campo, si aiutano, si sbattono, ridono. Sono un gruppo che si sta formando ma soprattutto che sta cercando di essere un gruppo. E se avete visto la partita di mercoledì direi che c’è poco da aggiungere. Dispiace. Tantissimo. Perché è un epilogo che nessuno voleva. Ma questa società ha sempre cercato di fare il massimo e sono certo continuerà a farlo. troveremo un sostituto che possa dare una mano alla nostra squadra. A Nik auguro tutto il meglio perché è e sarà sempre un grande giocatore e che ha fatto la storia di Legnano ed una persona sempre disponibile con i nostri ragazzi. Massimo sostegno alla società e avanti come sempre tutti insieme!».

Come sempre nello sport, saranno i risultati a parlare. Ma oggi, dopo l’immagine scelta dalla società per la campagna abbonamenti, ecco il primo test per capire come il pubblico darà concretamente la sua risposta sulla vicenda. Arrivare a quota mille tessere, superando il risultato della scorsa annata, sarebbe per il club una risposta tale da togliere qualsiasi dubbio sulla sua decisione.

legnano basket

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Settembre 2024
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