WIZ Legnano compie l’impresa con OSAL Novate (73-62)
"Scalpo" illustre per la squadra legnanese che ferma la corsa della capolista
WIZ Basket Legnano 91 – OSAL Novate 73 – 62
WIZ: Hamadi Giosuè 20, Riboli Simone 11, Cantarin Stefano 9, Fasani Marco 9, Rinke Andreas 7, D’Ambrosio Michele 6, Battilana Luca 4, Radice Simone 3, D’Ambrosio Domenico 2, Portaluppi Nicolò 2, Guzzetti Lorenzo ne, Mapelli Mattia ne. All. Beneggi Roberto
La tempesta perfetta scatenata da WIZ Basket Legnano ’91 scuote le volte del PalaParma all’inizio del terzo quarto della gara contro OSAL Novate capoclassifica. Il punteggio è sul 54-44 per Legnano e la sensazione generale è di assistere ad una partita ancora aperta, con molto ancora da dire.
Sensazione sbagliatissima perchè WIZ, dopo il 30°minuto, scatta al semaforo che sembra Lamborghini Huracan: canestri in sequenza di Hamadi, Riboli, Fasani, di nuovo Hamadi e Riboli e, infine, triplone di Radice. Nel giro di quattro giri di orologio sul parquet di via Parma sulla testa degli osalini piove di tutto: tuoni, fulmini, vortici pazzeschi, folate di vento che ti fanno cadere a terra.
Quando la tempesta wizzina perde di potenza e viene declassata dal livello-5, quello distruttivo, a quello 3, semplice forte pioggia, e ti permette di dare un’occhiata al tabellone, il punteggio segnala un esaltante 70-46 pro-WIZ e il numeroso pubblico presente capisce che ormai la gara è in ghiaccio e Legnano può meritatamente festeggiare un altro “scalpo” illustre.
La tempesta, però, come facilmente comprensibile, rappresenta solo il prodotto dei “nuvoloni” che Legnano, davvero brava e intensa, accumula pazientemente nei minuti precedenti. “Nuvole” che hanno il sapore di una gara preparata con estrema cura da coach Beneggi e dal suo staff in particolare sul fronte difensivo.
Legnano infatti vuole isolare Emiliano Cogliati e renderlo un corpo avulso dal gioco corale che è punto di forza del team novatese. Alla fine dei conti la mossa tattica inseguita dai legnanesi produce effetti benefici perchè Cogliati, a parte qualche flash generato dal suo talento, non entra mai in partita e soprattutto non ne diventa mai “padrone” o, quantomeno, protagonista a tutto tondo. Questa, insieme ad altre mosse, leggi portare raddoppi continui in post basso, ruotare rapidamente sulla circolazione di palla degli ospiti, cambiare difensivamente in alcune situazioni equivale a gettare sassi giganteschi negli ingranaggi di Novate. Sassi che a gioco lungo fanno saltare tutti progetti cullati da OSAL.
A gioco lungo perchè l’avvio di gara è tutto di marca Novate: 2-8 al 3° con pick and roll produttivi per Gorla e Torriani. WIZ si rianima giocando di squadra e agguanta la parità a quota 14 al 7°. Dopo il 22-17 alla fine del primo quarto, Legnano prova l’allungo sul 26-19, ma Cigada e Villa ricuciono sul 26-23. Legnano dopo il time-out riaggiusta la difesa e con il duo Riboli-Mike D’Ambrosio a dividersi il bottino dal perimetro e sotto i tabelloni produce un altro importante allungo che vale il 39-26 alla pausa lunga. Il vantaggio, +13, rilassa i wizzini, forse troppo, perchè alla ripresa del gioco, OSAL con le giocate di forza di Gionso e Torriani ritorna in scia sul 39-34 al 24°.
WIZ, lucida in attacco e concentrata in difesa riparte di slancio con la spinta di tutti i tiratori legnanesi Rinke, Hamadi, Fasani e Radice, eccellenti nell’assestare un altro durissimo “jab” a Novate. Il break legnanese vale il +13 (52-39), ma non è ancora il colpo del k.o. Quello arriva, come già spiegato in apertura, quando il cielo al PalaParma diventa nero come la pece e WIZ, finalmente con i motori accesi a tutta potenza, dilaga fino al meritatissimo +24 figlio di una buonissima prestazione lungo tutti i 28 metri e tutti i gialloviola che si iscrivono a referto.
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