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Legnano Basket: 55 anni di pallacanestro a Legnano

Nel racconto del nostro direttore, Marco Tajè, la fondazione della società e i suoi primi vittoriosi passi

legnano knights

Oggi, domenica 2 maggio, il Legnano Basket Knights compie 55 anni. Un compleanno che intendiamo festeggiare con un testo del direttore Marco Tajè, pubblicato nel volume dedicato al mezzo secolo di vita della società, “Dalla Pallacanestro Legnano al Legnano Basket“, a cura di Massimo Turconi e Alessandro De Mori, Sunrise Media edizioni. Nella foto in copertina, la prima squadra del 1966: con il presidente Neutralio Frascoli, in piedi da sinistra Massenzana, Gaspari, Bonazza F, Bonazza G, l’allenatore Raza; accosciati, Colombo, Fontana, Ponzelletti, Albertini e Visentin.

Chissà perché, ma certi ricordi giovanili ti restano nella testa, indelebili. Eppure, quella sera, non era
proprio così importante. Una serata normalissima, con la solita compagnia, in giro per il centro. Apparentemente, nessun motivo perché il suo ricordo resti li in un angolino della memoria. Invece… L’idea è di Dario Colombo, l’amico, meglio il “fratellone” di 190 centimetri. Lo “spilungone” del gruppo. Nato, quindi, per giocare a pallacanestro. lo il “tappo”, dall’alto dei miei 169 centimetri. Dario vede un manifesto. E’ l’annuncio della fondazione della Pallacanestro Legnano. L’incontro in una sala di Palazzo Leone da Perego, dove allora aveva sede la Famiglia Legnanese.

Seguo Dario, come un’ombra. L’amicizia, specie a 16 anni, è talmente forte che accorcia le distanze, anche nell’altezza dei ragazzi. Quindi, mi sento anch’io un gigante. Ci mettiamo in fondo. La sala è piena di adulti, pochi ragazzi. Altri ricordi vaghi, ma ricordo bene la firma apposta su un foglio dove si segnavano i nomi di chi voleva partecipare a una prima selezione per formare la squadra della Pallacanestro Legnano. Adesso, un po’ mi vergogno a scriverlo, ma allora ero gasato. Mamma mia. Il primo allenamento su un campo in terra battuta (può essere?) nel cortile esterno delle scuole Pascoli, estrema periferia in Canazza, dove esistevano pure un mezza pista di atletica, una pedana per il salto in alto e una per il lungo. Non ricordo quanti allenamenti sono riuscito a concludere. Un paio, forse tre. Non solo ero un “tappo” ma ero anche magro come un chiodo e, prima che me lo dicesse Raza, un omone che adesso passa alla storia per essere stato il primo coach della squadra, mi sono collocato da solo in tribuna a fare il tifo per Dario e i suoi compagni, più anziani e più preparati.

Ricordo le prime partite alla palestra delle scuole Bernocchi, dove non era nemmeno ammesso il pubblico, per mancanza di spazio (ma io ero l’amico dello “spilungone”, che tutti chiamavano pivot). E ricordo pure la sera di una importante vittoria, conquistata in una palestra di Rho. Sembrava che avessimo vinto lo scudetto. Non era nemmeno il 1970.

Dario che lascia la squadra, gli studi universitari, la morosa. Tutti fattori che finiscono per allontanarmi dalla Pallacanestro Legnano, ma…
Quando, alcuni anni dopo, mi è venuta la voglia scrivere e di diventare giornalista, in Prealpina ecco l’occasione di tornare nell’ambiente. Sono ancora un “tappo”, ma per raccontare le vittorie dei biancorossi non serve essere uno “spilungone”, un pivot, e così torno vicino alla squadra. Alla fine degli anni Settanta, in nemmeno 15 anni, sono stati compiuti passi da gigante.

Lo spareggio di Vigevano per la promozione in serie B contro la Nicolini Arosio è un altro ricordo da tifoso-cronista che mi resta dentro fisso. Unico giornalista di Legnano, al seguito della squadra, in sala stampa, in mezzo a tanti colleghi brianzoli molto più esperti (loro seguivano regolarmente Cantù in serie A), che vergogna mentre dettavo al dimafonista della Prealpina il mio pezzo carico di entusiasmo, di enfasi, quasi di autocelebrazione.

Di nuovo la vita gioca certi scherzi, di nuovo il distacco dalla Pallacanestro Legnano, che diventa Legnano Basket. E di nuovo rieccoci qui, l’uno accanto all’altro. Il progetto editoriale di Legnanonews, infatti, non può dimenticare la voce Basket nella sezione Sport. La crescita del giornale online, dal 2008 ad oggi, è identica a quella dei Knights. Siamo di nuovo estremamente vicini, idealmente sotto il manifesto color giallo con le scritte nere (affisso nella sede del PalaParma) che tanto colpì nel giugno 1966 il “fratellone” Dario e mi portò ad essere testimone diretto della nascita della Pallacanestro Legnano.
Marco Tajé

Redazione
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Pubblicato il 02 Maggio 2021
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