Nell'anno del mezzo secolo di attività, vincendo contro la quarta forza del campionato, a due giornate dal termine della stagione, il Legnano Basket, tra i pochi clubs di una città non capoluogo di povincia, si è assicurato un altro torneo di A2, la seconda serie nazionale.

I Knights (vale a dire i cavalieri, con un chiaro riferimento al mondo del Palio) si sono regalati un sogno che, domenica sera, ha mandato in estasi i 1.500 spettatori richiamati, come avviene da due anni a questa parte, al PalaEuroImmobiliare. 

A Legnano, ormai, il fenomeno del basket si identifica con il vulcanico presidente Marco Tajana. Ne siamo convinti. Grazie anche alla sua capacità mediatica, si presentasse alle prossime elezioni comunali, sarebbe capace di farsi eleggere (non importa se in una lista di destra oppure di centro o ancora di sinistra) al primo turno, senza ballottaggio. Ma non lo farà. Dalla corsa elettorale si è già autoescluso. Tranquilli gli altri pretendenti.

Ma il fenomeno basket non si riduce ai meriti manageriali e caratteriali del solo presidente Tajana.

L'ha detto bene coach Mattia Ferrari nell'ultima conferenza stampa: "Il merito è di tutta la società che ha attraversato momenti a dir poco difficili. Nessuno può uscire indenne da nove sconfitte consecutive. Questa società, invece, ci è riuscita. Il presidente Tajana, il dg Basilico hanno gestito ogni momento con una tranquillità contagiosa, con un attaccamento alla squadra esemplare. Da allenatore non posso che apprezzare il loro comportamento. Quando giocatori e tecnico escono da una simile bufera senza danni, non possono che diventare più forti. Tanto di cappello a tutta la società. E' facile perdere la testa, qui invece nessuno è impazzito e il risultato eccolo qui. Salvezza raggiunta senza playout!".

Ai meriti della società, Tajana ha aggiunto quelli rivolti al pubblico e alla stampa.

In effetti, il fenomeno basket a Legnano chiama in causa proprio gli spettatori. Il PalaEueroImmobiliare ha fatto registrare sempre (sempre!) il tutto esaurito: 1.500 posti tutti occupati da famiglie intere, da veri amanti dello sport, da buongustai della pallacanestro desiderosi di vedere dal vivo campioni che sino a due anni fa ammirava solo in TV.

Una presenza, senza esagerazioni da ultras più dannonse che utili a squadra e società. La domenica al palazzetto è sempre sinonimo di festa, di divertimento, di spettacolo. Musica, balletti, show si susseguono con soddisfazione generale. La collaborazione con B.Fit e The Mode è un altro colpo di magia del presidente Tajana. Il basket anche in questo ambito ormai ha distanziato il calcio di secoli… E poi l'accordo con le contrade e il tour nei manieri. Altra idea azzeccata.

Stampa. Noi crediamo che un pizzico di merito nello sviluppo del basket legnanese sia anche di chi gestisce la comunicazione. Dopo nove sconfitte consecutive, ma anche dopo solo tre, forse sei ko, in qualsiasi altra piazza si sarebbero chieste le teste di questo e di quello. Invece, ci sembra che la linea generale, ma non concordata assolutamente con altre testate, sia stata quella di fare cronaca senza esasperare la polemica. I nostri numeri (addirittura 4mila visualizzazioni per il servizio da Jesi) ci danno ragione sulla linea seguita. I lettori ci hanno seguito e hanno apprezzato.  

Unico neo, il palazzetto. Giocare fuori città ormai è diventata abitudine cui nessuno fa più caso, ma l'avessimo a Legnano questo benedetto impianto sarebbe la degna chiusura del cerchio. Già, ma, forse, per averlo avremmo bisogno di un sindaco alla… Tajana. Ma un "pazzoide" così (nel senso di un politico abile nel gestire la sua follia creativa) esiste ancora? Uhm… 

Immagini di Luigi Frigo