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Fadwa Ben Karim ex lanciatrice del Softball Legnano in visita in città

La ventiduenne pitcher è oggi una delle poche italiane ad avere il privilegio di giocare una stagione al College in Texas a Lamar

Fadwa Ben Karim Sofball Legnano

Fadwa Ben Karim, ex lanciatrice del Softball Legnano è tornata in città dagli Usa per trascorrere il periodo natalizio ed incontrare le giovani leve. «Un ritorno a Legnano gradito da noi tutti perché il suo legame con i colori biancorossi è sempre speciale – spiegano dalla società -, da quando ha iniziato a giocare a softball all’età di 8 anni».

La ventiduenne pitcher è oggi una delle poche italiane ad avere il privilegio di giocare una stagione al College in Texas a Lamar. Fadwa nei giorni scorsi ha incontrato assieme al direttore sportivo Chicco Pisi alcune ragazze delle giovanili, raccontando i suoi trascorsi e la sua esperienza. Di seguito l’intervista proposta dalla società Legnano Baseball Softball

Come stai Fadwa? «Bene, ho recuperato da un infortunio alla schiena patito negli ultimi tempi. Il rammarico è stato quello di non aver potuto aiutare la mia squadra di College come avrei voluto, siamo arrivate comunque in semifinale».

L’infortunio ha avuto ripercussioni anche per la Nazionale? «Continuo a nutrire speranze per questa maglia per il futuro dopo non aver potuto partecipare alla Nazionale under 22. Spero che per il giro Azzurro continuino a tenere un occhio attento alle mie prestazioni: ora mi sono ripresa, da settembre mi alleno alla pari con le ragazze della mia squadra texana».

Quale giornata tipo vivi al College? «Ci svegliamo presto, alle 5, poi ci dedichiamo per un’ora abbondante alla sala pesi prima di andare a lezione e poi essere sul campo verso le 11 a lanciare. Dopo pranzo occorre seguire ancora le lezioni e quindi si partecipa agli allenamenti di squadra fino alle 17.30 circa. Una volta alla settimana, generalmente il lunedì, abbiamo un ‘mental meeting’, in cui curiamo l’aspetto mentale della nostra attività agonistica, per imparare a gestire bene la pressione. Non mancano poi ore in più di lavoro specifico e dedichiamo ogni mese anche del tempo per andare ad aiutare le piccole società della zona universitaria».

Quando rientrerai negli Usa? «Dopo l’Epifania e ci sarà da lavorare subito molto: inizieremo ad avere allenamenti più lunghi, anche durante queste vacanze ci hanno comunque assegnato dei programmi per mantenere la condizione al meglio. L’8 febbraio abbiamo la prima partita programmata».

Quali obiettivi ti poni? «Penso che possiamo fare un buon campionato, la costanza agli allenamenti non manca, le ragazze sono sempre molto disposte a sacrificare il loro tempo sul campo. Se vogliamo davvero tutte raggiungere un obiettivo, alle fine i risultati arriveranno. Questi si sono già visti anche nelle amichevoli: possiamo solo migliorare».

Quando tornerai in Italia? «Ad inizio giugno. Nel contempo assieme allo sport devo portare avanti gli studi di marketing. E’ impegnativo studiare in inglese, gli esami sono andati bene finora e comunque il softball ci impegna per tante ore ed essere arrivata sempre preparata per sostenere un esame in un’altra lingua è sicuramente una cosa buona».

Che cosa ti manca di più del nostro Paese? «Dell’Italia mancano il cibo e il clima. Qui si sta bene con le persone, in questo mio ritorno ho ritrovato amici che conosco fin da bambina. Comunque questo che sto affrontando è un percorso che consiglio a tutte coloro che fanno il nostro sport: quando si ha a che fare con prospettive diverse, ci si arricchisce culturalmente».

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Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Dicembre 2022
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