Coppa Bernocchi, capolavoro del belga Stan Van Tricht
In fuga fin dai primi chilometri, il 25enne della Alpecin non cede dopo un momento difficile e batte allo sprint il drappello di attaccanti. L'olandese Lemmen, compagno di fuga, ripreso a un chilometro dall'arrivo
Vittoria belga alla 105a Coppa Bernocchi di Legnano: trionfa Stan Van Tricht, belga di 25 anni della Alpecin-Deceunick.
Vince in volata, ma è una vittoria che parte da lontano, da lontanissimo: il fiammingo di Lovanio era infatti andato in fuga nei primissimi chilometri, in un gruppetto di cinque. Alla fine, dopo centcinquanta chilometri di fuga, sul traguardo di viale Toselli a Legnano è riuscito a imporsi in una volata a sette (tra cui l’olandese Lemmen, ultimo sopravvissuto della prima fuga).
Al primo tentativo
Il primo tentativo, di cinque uomini, parte quando si è appena usciti da Legnano, si è al chilometro 18.
Sembra la classica fuga troppo precoce, quella che allinea nel gruppetto l’italiano Alessandro Pinarello della Vf Bardiani, Pierre Latour della Total, Bart Lemmen della Visma, Anthony Perez della Cofidis) e, appunto, Stan Van Tricht dell’Alpecin.
Un po’ a sorpresa al secondo passaggio sul Piccolo Stelvio si sgancia proprio il (teoricamente) più forte dei fuggitivi, Latour, ma la convinzione è che primo poi il gruppo reagirà.
Coppa Bernocchi: l’attacco di Evenepoel, Hirschi e Sivakov
E in effetti mancano quattro giri e un’ottantina di chilometri al traguardo scatta il contrattacco e si muovono direttamente i big: Evenepoel della Soudal e Hirschi della Uae, vincitore domenica della Agostoni, appoggiati dagli “scudieri” Vansevenant e Sivakov.
Saranno ripresi, escluso il coriaceo Sivakov, che si aggrega al successivo plotoncino di inseguitori usciti dal gruppo (che comprende Baudin, l’americano Powless e lo spagnolo Adria), mentre le squadre ancora si studiano.
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Ne rimarranno due, della fuga, ma protagonisti
Dopo il cedimento di Perez e Latour, in testa rimane un terzetto che all’ultima tornata sul Piccolo Stelvio riesce a tenere due minuti sul gruppo e 47 secondi sui quattro inseguitori. All’uscita dal circuito della valle Olona allunga Lemmen in solitaria, che arriva a sfiora i trenta secondi di vantaggio.
C’è ancora lo strappo (inserito quest’anno) di Lonate Ceppino, dietro prendono le misure. Il sogno di Lemmen termina proprio all’ultimo chilometro, appena prima dell’ultima curva che immette in viale Toselli.
Beffardo destino, quello dei fuggitivi ripresi all’ultimo.
Ma qui è diverso: perché nella volata a sette a trovare le gambe per vincere è proprio uno degli attaccanti della prima ora, Stan Van Tricht ha ancora la forza per regolare gli altri allo sprint. Vince una corsa l’anno al massimo (questa è la prima da professionista), ma questo attacco ha anche un po’ il sapore di un’impresa. Anche i gregari hanno giorni di gloria: «Ha meritato di vincere, era in fuga dal chilometro 18».
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