Tokyo Drift: un nuovo istruttore speciale per il Ciac
L'associazione cinofila accoglie un nuovo "collaboratore". C'è tempo fino al 31 dicembre per nominare la figura del Safeguarding. Le parole del presidente nazionale Tiziano Pesce al Consiglio Nazionale
NOTIZIARIO UISP del 10 luglio
UN NUOVO ISTRUTTURE PER CIAC- Benvenuto Tokyo Drift
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Tokyo Drift – Golden Retriever di due anni – è entrato nella famiglia di Ciac, asd affiliata alla Uisp. Ad adottarlo è stata Sabrina Brusa che ha letto su Facebook un appello volto a fargli trovare una nuova casa. «Mi sono imbattuta per caso nella storia di questo cane che era stato preso per un ragazzino “speciale”, con il quale però non si è creato un buon feeling, cosa che ha costretto la famiglia a malincuore a cederlo, anche per il poco tempo che potevano dedicargli – racconta Sabrina -. Per conoscerci meglio ed evitare un impatto traumatico con la sua nuova realtà varesina, io e la mia famiglia (cagnoline comprese) abbiamo trascorso 3 giorni con lui sul Garda, località da cui proveniva».
«Non mi stancherò mai di ripeterlo – continua Sabrina – E’ importantissimo un iter pre-affido minuzioso e consapevole, sia che si tratti di un cucciolo che di un cane adulto. E’ una scelta per la vita, pertanto non una decisione che deve essere presa “di pancia”, a cuor leggero o solo perché avere un cane ci riempie la vita , magari diventando (seppur a volte involontariamente) il surrogato di un vuoto emotivo o sociale».
Per Tokyo ci sono grandi progetti: non solo diventare un compagno di vita per Sabrina, ma anche un collega. Ovvero un operatore di pet therapy e un compagno di lavoro al campo e chissà, magari anche in qualche disciplina sportiva. Quello che si dice un riscatto in piena regola per un cane la cui vita è iniziata un po’ in salita.
SAFEGUARDING – C’è tempo fino al 31 dicembre
Obiettivo del Safeguarding è quello di garantire un ambiente sicuro e accogliente in cui tutti siano valorizzati e rispettati, per far sì che non si verifichi nessuna condotta discriminatoria, forma di abuso e sfruttamento della persona, in ogni ambito, per ragioni di razza, origine etnica, religione, età, genere e orientamento sessuale, idee politiche, status sociale, disabilità e risultati delle prestazioni sportive.
Il Coni il 28 giugno scorso ha inviato una comunicazione nella qualche informa che, con delibera presidenziale n. 159/89, anche in attesa della emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o dell’Autorità politica da esso delegata in materia di sport, di cui all’articolo 33, comma 6, del decreto legislativo 36/221, è stato prorogato al 31 dicembre 2024 il termine di cui al punto 3 della deliberazione del Consiglio Nazionale n. 255 del 25 luglio 2023, secondo il quale le “Associazioni e le Società sportive affiliate devono nominare entro il 1° luglio 2024 un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, con lo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui tesserati nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, anche ai sensi dell’art. 33, comma 6, del d.lgs. 36/2021”.
L’UISP C’È – Il presidente Tiziano Pesce al Consiglio Nazionale
«L’Uisp c’è, ogni giorno, al netto di criticità e difficoltà, che non nascondiamo e con cui ci misuriamo; c’è nei nostri comitati, nelle piccole e nelle grandi iniziative, di ogni tipo, in tutte quelle attività di interesse generale svolte “per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale».
C’è, attraverso i settori di attività, nelle varie discipline, nelle manifestazioni, nei campionati e nei tornei, nella formazione, nella transizione digitale, nelle consulenze, nei servizi, nelle politiche, nei progetti, nazionali e internazionali, nella comunicazione, nei percorsi di salvaguardia e contrasto ad abusi e discriminazioni.
Ogni giorno siamo chiamati a tradurre in campo, con coerenza, i nostri valori, le nostre buone pratiche, il nostro capitale umano e relazionale, il nostro impianto culturale, contribuendo attivamente alla tenuta e al welfare del Paese, al bene comune. Vogliamo essere sempre più un punto di riferimento credibile, un pezzo della parte buona e bella del Paese, lo vogliamo essere, lo dobbiamo essere, misurandoci in prima persona, continuando a cogliere sempre più convintamente le sfide sul terreno dell’amministrazione condivisa, della trasparenza e della rendicontazione sociale”.
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