La gioia per lo scudetto degli Hurricane Varese
Giovanni Castiglione, presidente di apd Ciechi Ipovedenti Sportivi Varesini: "Sono davvero orgoglioso dei nostri giocatori che, con il loro esempio, dimostrano che superare i propri limiti è possibile"
Che festa! Che emozione! Che grinta. Cisv Hurricane Varese, la squadra di baseball x c, che significa “per ciechi”, affiliata alla Uisp e alla Fibs, è ancora Campione d’Italia.
La finale si è giocata il 29 giugno, alle ore 15, nel campo base “Gurian” di Malnate. Gli applausi sono arrivati fino al cielo quando la squadra di Varese ha sbaragliato la Leonessa di Brescia 5 a 4.
«Sono felice di questa vittoria che è avvenuta durante il mio mandato – afferma Giovanni Castiglione, presidente di apd Ciechi Ipovedenti Sportivi Varesini -. La nostra squadra è nata nel 2009 e subito, fin da quell’anno, si è capito che la stoffa era quella dei campioni. I risultati non ci hanno mai deluso, ed è capitato tante volte che la squadra abbia vinto il campionato italiano. Sono davvero orgoglioso dei nostri giocatori che, con il loro esempio, dimostrano che superare i propri limiti è possibile. Ringrazio anche lo staff, con il coach Francesco Volo, Matteo Boscardi e il team manager Fabio Gottardi».
Leonessa sconfitta: gli Hurricane Varese sono Campioni d’Italia
Ci sarà sicuramente chi si starà domandando: come si fa a giocare a baseball – sport che richiede di prendere una palla – quando non si ha la vista? Per giocare è stato adattato il baseball normale, sostituendo la pallina normale con una sonora. La difficoltà di prendere la palla senza poterla vedere resta, ed è quello che rende il gioco spettacolare e unico. La squadra Hurricane conta una decina di giocatori ed è importante l’apporto dei giocatori vedenti, per un totale di una ventina di soci. Il più giovane non vedente è Fabio Trombini, di 17 anni. Il più anziano è Gaetano Casale, che ha poco più di 50 anni.
Giocare insieme, ciechi, ipovedenti e vedenti, è uno stimolo reciproco. Si impara ad aver fiducia in se stessi, nei propri sensi, e soprattutto negli altri che colmano i deficit dei compagni di squadra, chi con la vista, chi con sensibilità, tattica, capacità di gioco. L’importante è l’affiatamento: è fidarsi degli altri che rende possibile la partita. Dal campo di gioco arriva dunque un insegnamento per la vita: da soli si è poco, insieme si è tantissimo.
«Il bello è l’affiatamento, si respira una bella atmosfera – continua Castiglione -. Adesso i giocatori si alleneranno per la Coppa Italia, che si svolgerà questa estate. E poi si farà una bella festa tutti insieme. O forse la festa la faremo anche prima, perché di motivi per festeggiare insieme ne abbiamo tanti, il primo è l’orgoglio di essere Hurricane, un uragano di positività».
La squadra è stata supportata anche dal consiglio dei Ciechi Ipovedenti Sportivi Varesini. Un grande applauso a tutti.
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