Una Ferrari da favola concede il bis alla 24 Ore di Le Mans
Come nel 2023 una Rossa trionfa nella gara regina del mondiale endurance: stavolta tocca alla #50 di Nielsen, Molina e Fuoco, terza la vettura gemella. Il varesino Rovera sesto di classe LMGT3
C’è tutto il fascino, la maestosità, l’emozione della 24 Ore di Le Mans nell’ultimo giro dell’edizione 2024 della celeberrima corsa francese. Una tornata vissuta con il cuore in gola prima di esplodere di gioia e i protagonisti, come 12 mesi fa, sono ancora gli uomini in rosso.
La Ferrari trionfa di nuovo sul circuito della Sarthe, portando a termine un capolavoro con il brivido finale, con la vettura #50 (foto FiaWec) in testa ma con il carburante ridotto al lumicino tanto che in abitacolo, Niklas Nielsen, deve lesinare anche sui sospiri. Ma quando la 499P taglia il traguardo, è davvero festa: se nel 2023 la vittoria era stata della #51, questa volta è la vettura gemella a fare la storia. Con il danese Nielsen ci sono lo spagnolo Miguel Molina e l’italiano Antonio Fuoco, in lacrime nei minuti conclusivi, per l’emozione e – magari – perché uno come lui in Formula Uno ci starebbe alla grande ma per brillare ha dovuto prendere la strada dell’endurance.
Il trionfo di Maranello è completato proprio dalla #51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi, terzi in questa 24 Ore alle spalle della Toyota #7 (Lopez, Kobayashi, De Vries) che ha provato a riportare in Giappone il titolo della più importante corsa di durata del mondo. Battuta la Toyota, battuta anche la Porsche finita giù dal podio nonostante un numero di vetture superiore e una vigilia in cui i bolidi di Stoccarda puntavano al bersaglio grosso. Le tre case, insieme alla Cadillac (bravi di nuovo, gli americani) si sono alternate al comando in una 24 Ore caratterizzata dal maltempo, con la pioggia caduta a più riprese sul tracciato, e da lunghissimi tratti di safety car e bandiere gialle che hanno un po’ spezzettato la corsa ma allo stesso tempo hanno rimescolato le carte. Unica pecca, in casa Maranello, il ko della vettura gialla, quella privata di AF Corse #83, ritirata dopo un problema con fumo uscito dalla macchina: Kubica e soci erano stati anche al comando.
A Le Mans tra l’altro si assegnano molti più punti rispetto alle altre gare inserite nel WEC, il Mondiale Endurance: così i tre ferraristi della #50 risalgono al secondo posto con 90 punti, a 9 lunghezze dai leader del campionato, gli uomini della Porsche #6 (Estre, Vanthoor, Lotterer).
Tra le gran turismo gara non semplice per il nostro Alessio Rovera, con la sua Ferrari 296 a lungo intruppata nella pancia del gruppo anche per una foratura che ha attardato Heriau nella prima parte di gara. Il pilota di Varese, uomo ufficiale Ferrari, ha però fatto la sua parte conquistando alla fine il sesto posto di categoria LMGT3, un piazzamento di valore che conferma le qualità del pilota di Casbeno. Che qui vinse la classe nel 2021 e si piazzò secondo in LMP2 nel 2022.
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