Padre e figlio sul podio di un campionato mondiale di vela. Un evento straordinario, con protagonisti Ferdinando e Andrea Battistella, due appassionati legnanesi bravi a trasformare la passione in una vera impresa sportiva. Papà Ferdinando, apprezzato chirurgo responsabile dell’unità operativa ortopedica del Policlinico di Monza, non ha saputo contagiare il figlio Andrea, ingegnere gestionale, in Medicina, ma ci è riuscito con la passione per la vela. “Diva” sono le barche armate dai Battistella ormai da 35 anni, con gli inizi sulle onde del Lago Maggiore. Un campo di allenamento che ha portato Ferdinando ad essere nel 2007 il miglior timoniere d’Italia.

L’impresa di questi giorni è avvenuto al Mondiale RS21, una categoria della vela che offre a tutti i partecipanti lo stesso tipo di barca e di vele. Una parità di mezzi che permette ai concorrenti di esprimersi al meglio e qui prevale davvero il più preparato e il più pronto.

«Non si può immaginare la soddisfazione di questo terzo posto in una competizione mondiale – commenta Ferdinando -. Salire sul podio con accanto il figlio è stato un momento difficile da dimenticare, come il successivo messaggio di affetto da parte di Andrea. Insomma, una felicità immensa».

«La competizione si è sviluppata in dieci regate nell’arco di una settimana a Porto Rotondo – spiega sempre il dott. Battistella -. Ci siamo confrontati con 55 barche di 13 nazioni e 3 continenti. Il nostro team era completato da due veri professionisti, i triestini Lorenzo Rufo Bressani e Francesco Gobbi. Al timone ci siamo alternati io e Andrea. Siamo stati battuti soltanto da un team italiano e da uno australiano».

«Le gare hanno visto impegnati i migliori professionisti della vela. Essere lì sul terzo gradino del podio e ricevere i complimenti da chi ha fatto delle regate una vera arte sportiva non è cosa da poco. Se poi accanto hai tuo figlio, cosa chiedere di più?“, conclude Ferdinando, persona che sa trattenere i propri sentimenti, ma questa volta molto, molto meno.