Inaugurato a Parabiago il busto di Libero Ferrario: «Oggi in coloro che ti ammirano è tornato un senso di pace»
Così il presidente dell'Associazione Libero Ferrario, Olindo Garavaglia, ha ricordato il messaggio trasmesso dal busto dedicato al campione di ciclismo parabiaghese
È stato inaugurato oggi, domenica 14 maggio, al cimitero di Parabiago il nuovo busto di Libero Ferrario. La scultura, proveniente dalla Toscana e fabbricata in marmo, è stata realizzata per sostituire quella in bronzo rubata nell’aprile del 2021. Presenti alla celebrazione il sindaco Raffaele Cucchi, il Consigliere comunale Diego Scalvini, il presidente dell’Associazione Libero Ferrario Olindo Garavaglia, il primo nipote di Ferrario Bibo Rigamonti, il parroco di Parabiago Maurilio Frigerio, l’ex ciclista Giuseppe Saronni e numerosi sportivi e cittadini accorsi per assistere alla celebrazione e ricordare il grande ciclista che fu il primo italiano a vincere il Campionato mondiale di ciclismo su strada nella categoria dilettanti a Zurigo il 25 agosto 1923.
Ricorre infatti quest’anno il centenario della sua vittoria che ha segnato un grande traguardo nella storia del ciclismo italiano e anche per la città di Parabiago. «Oggi mi piace immaginare due vittorie di Libero Ferrario, – dice il nipote Bibo Rigamonti – la prima è la vittoria del traguardo del centenario e l’altra è la vittoria sulla morte perché la vita vince sempre sulla morte e oggi noi lo stiamo ricordando».
La realizzazione del busto è stata sostenuta dalla famiglia di Ferrario, in particolare dai nipoti Bibo e Gigi Rigamonti, e dai pronipoti Roberto, Milena, Maurizio e Marina Ferrario, Beppe e Roberta Lamperti, Enrico e Alberto Garbarino, Francesco, Antonella e Cesare Rigamonti. «È stata un po’ sofferta questa costruzione del monumento perché ci sono state parecchie difficoltà, – dice il nipote Bibo Rigamonti – però alla fine ce l’abbiamo fatta. Quando è stato realizzato il monumento, è stata demolita la vecchia struttura e ci ha regalato una sorpresa, abbiamo trovato una vecchia targa la cui epigrafe era stata fatta dall’Avvocato Ribustiniano Fumagalli con una scritta in latino».
Profonde la gioia e l’emozione dei presenti per l’inaugurazione del nuovo busto. «La tua tomba senza busto ha rappresentato uno schiaffo per l’intera città – dice il presidente dell’Associazione Libero Ferrario Olindo Garavaglia, rivolgendosi direttamente al monumento – e oggi in tutti coloro che ti ammirano è tornato un senso di pace. Rappresenti la fierezza sportiva della nostra città e il busto oggi riapparso è la testimonianza più tangibile della tua forza con cui trasformavi la bicicletta in un cavallo di acciaio».
Prima di procedere alla benedizione della scultura con il parroco don Maurilio Frigerio, il sindaco ha ringraziato i presenti e la famiglia per aver dato nuovamente alla città la possibilità di ammirare il busto del grande ciclista. «Libero Ferrario – spiega Raffaele Cucchi – è importantissimo per Parabiago perché rappresenta la tenacia del nostro paese e dei nostri cittadini».
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