Centri estivi Uisp: “Siamo pronti, in attesa delle direttive 2021”
Le parole di Paolo Busacca del CSK Busto. Patrizia Alfano, vicepresidennte nazionale: “nei Centri estivi multisport Uisp gioco libero, movimento e relazioni”
L’anno scorso, in piena pandemia, a metà giugno e per tutta l’estate, Uisp e le associazioni ad essa affiliate hanno gestito circa 200 centri estivi in Italia con 30.000 bambini e adolescenti. Uno dei principali sul nostro territorio è stato a Busto Arsizio, nella scuola Pieve di Cadore del quartiere periferico di Sacconago, dove il Centro Studi Karate Busto Arsizio da molti anni ha un appuntamento fisso con il territorio. Un appuntamento che vorrebbe rinnovarsi, sempre con un campo estivo multisport dedicato ai ragazzi dai 4 ai 14 anni, ma che ancora, per partire, è in attesa.
«Stiamo aspettando le linee guida e soprattutto il numero massimo di ragazzi per gruppo – spiega Paolo Busacca, che insieme agli altri dirigenti dell’asd si sta occupando dell’organizzazione del campus e degli accordi con il Comune – non è un dato secondario, perché in base a quello potremo capire quanti educatori dovremo ingaggiare».
Le adesioni già arrivano: un centinaio i ragazzi che vorrebbero frequentare il campus. «Il servizio è fondamentale per le famiglie – dice Busacca – e finora siamo sempre riusciti a mantenere prezzi ragionevoli, tra i più bassi della città. Quest’anno ci sono molte incertezze, ma siamo ottimisti: se è andata bene l’anno scorso, con la pandemia nel pieno della sua drammaticità, non possiamo preoccuparci ora». Lo scorso anno, infatti, nemmeno un caso di positività tra i ragazzi dl centro: «Abbiamo organizzato soprattutto attività all’aperto – dice Busacca – ed è stata la mossa vincente».
Per Uisp i centri estivi sono una priorità. Lo ha ribadito Patrizia Alfano, vicepresidente nazionale Uisp, webinar #Unestatepercrescere, promosso da Save the Children e Vita sul Piano Scuola Estate, a cui ha partecipato venerdì 30 aprile. «L’Uisp ha una storia di cinquant’anni di esperienza sui Centri Estivi, che affonda le sue radici nei Campeggi Internazionali di Arrigo Diodati e nell’esperienza dei Pionieri di Gianni Rodari – ha raccontato Alfano – nel maggio ’68, in contemporanea con le prime esperienze dei parchi Robinson, nascono i primi veri e propri Centri estivi Uisp. Un’attività formativa ed educativa di nuova concezione, che proprio nel fermento sociale di quel periodo si proponeva come opportunità di crescita e di maturazione per i bambini».
«I Centri estivi multisport Uisp – ha continuato Alfano – non hanno mai smesso di essere una tappa importante dei percorsi educativi di bambini e bambine, un’opportunità di crescita attraverso la pratica polisportiva e il gioco, con nuovi gruppi di amici, al termine dell’anno scolastico. Uisp in molti casi è presente in aree geografiche e sociali di periferia, dove le famiglie hanno problemi a caricarsi il peso delle quote d’iscrizione, e il ruolo di mediazione e coprogrammazione con gli Enti locali che svolge Uisp sul territorio facilita l’accesso di molti minori».
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