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I baschi conquistano Varese: Izagirre vince il Grande Trittico Lombardo

Il 33enne dell'Astana scappa nell'ultimo giro, allunga e arriva a braccia alzate sotto la pioggia in via Sacco. Alle sue spalle il compagno Aramburu batte i tre più attesi: Van Avermaet, Kwiatkowski e Nibali

Grande Trittico Lombardo - Vittoria di Izagirre

Ha le guance bagnate dal sudore, come sempre, dalla pioggia che non gli ha dato tregua, ma anche dalle lacrime di gioia, asciugate subito dopo aver tagliato il traguardo a braccia alzate, in solitaria e con pieno merito. Gorka Izagirre Insausti entra nella piccola-grande storia del nostro ciclismo vincendo per distacco l’edizione unica del Grande Trittico Lombardo e battendo tutti i grandi nomi che hanno nobilitato la corsa.

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Anni trentadue abbondanti, basco di Ormaiztgi, cresciuto in una famiglia dove si mangia pane e ciclismo, Izagirre si è messo in tasca la concorrenza durante l’ultimo dei quattro giri del percorso cittadino di Varese, quelli con le salite di Montello e Ronchi. Non un nome atteso, perché la sua squadra – la kazaka Astana – si presentava al via con Lutsenko coi gradi del capitano, ma neppure uno sconosciuto: Izagirre ha vinto poco ma bene, visto che in carriera ha una tappa al Giro d’Italia e una maglia di campione di Spagna. E la sua lunga militanza nelle squadre di alto livello spiega perché questo corridore basco era comunque da tenere presente alla vigilia.

Baschi e Astana che completano una doppietta clamorosa, perché alle spalle di Izagirre è il compagno Alexander Aranburu a battere tutti nello sprint ristretto per il secondo posto, regolando un drappello dalla classe clamorosa. Terzo Greg Van Avermaet della CCC, quarto l’ex iridato Michal Kwiatkowski della Ineos, quinto Vincenzo Nibali. Lo Squalo, attesissimo e coraggioso, non si è limitato a partecipare dopo la caduta di sabato a Siena ma ha provato a vincere come è nelle sue corde: ha scatenato la Trek Segafredo, messo a tirare Ciccone (che poi ha forato) e Brambilla, è scappato in prima persona. Chi si chiede perché la gente ama così tanto Vincenzo, oggi ha avuto l’ennesima risposta.

Ma anche Nibali, Van Avermaet e Kwiato (e neppure Polanc e De Marchi) non sono bastati a rincorrere un Izagirre scatenato, capace di allungare quando dietro è mancato l’accordo, bravo a guidare la bici sull’asfalto bagnato e insidioso (del resto è specialista anche del cross), attento nel ricordare i consigli di Stefano Zanini, diesse varesino dell’Astana che in ritiro ha catechizzato il proprio corridore. E probabilmente lo ha consigliato al meglio.

Doveroso, qui, ricordare i cinque uomini che più di tutti hanno fatto la corsa che ha cronaca piuttosto scarna, perché la fuga iniziale – i nomi: Quinten Hermans (Circus), Oscar Risebeek (Alpecin), Raffaele Radice (Sangemini), Davide Baldaccini (Colpack), Anton Kuzmin (Gazprom) – ha condotto le danze fin quasi al passaggio dell’ultimo giro, a meno di 40 chilometri dal traguardo. Poi l’attacco dei dodici big prima del suono della campana, per quella che si è rivelata l’azione decisiva.

Izagirre entra, lo abbiamo detto, nella storia locale e lo fa in una giornata complicatissima: le normative anticontagio hanno tolto dall’arrivo il pubblico (presenti solo gli “ospiti” che hanno prenotato il proprio posto) e anestetizzato le cerimonie di partenza e di arrivo ma non hanno fermato la spinta entusiasta delle tre società organizzatrici (la “Binda”, la “Legnanese” e la “Mobili Lissone”). E anche la pioggia non è riuscita a rovinare la festa, nonostante abbia messo a terra l’aereo designato per le riprese, cosa che ha costretto la Rai a lavorare solo con le telecamere fisse con qualche rara inquadratura dall’elicottero. Peccato, perché il Varesotto era pronto a mostrare le sue bellezze dall’alto alla platea internazione e si è “accontentata” delle immagini di repertorio. Capita, e di certo la pioggia non può rovinare una giornata di sport come non se ne vivevano da tempo, in questo balordo e faticoso 2020.

GRANDE TRITTICO LOMBARDO
Legnano – Varese, 199,7 chilometri

Ordine di arrivo: 1) Gorka IZAGIRRE (Spa-Astana) in 4h41’27” (media 42,633); 2) Alexander Aramburu (Spa-Astana) a 27″; 3) Greg Van Avermaet (Bel-Ccc) st, 4) Michal Kwiatkowski (Pol-Ineos) st; 5) Vincenzo Nibali (Ita-Trek) st; 6) Polanc (Slo) st; 7) Bagioli (Ita) st, 8) Vervaeke (Bel) a 28″, 9) De Marchi (Ita) a 30″; 10) Narvaez (Ecu) a 1’01”; 15) Covi (Ita) a 1’16”. Non classificati: Ravasi (Ita), Chirico (Ita). Partiti: 146. Arrivati: 51.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 03 Agosto 2020
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