Viaggio della Memoria: ottanta studenti delle Bonvesin al campo di concentramento di Dachau
In questo luogo gli studenti hanno avuto l'opportunità di riflettere sulla tragedia della Seconda Guerra Mondiale e sull'importanza di preservare la memoria storica

“Chi non ricorda il passato è condannato a ripeterlo” è la frase di George Santayana, incisa in trenta lingue sul monumento di ingresso del campo di concentramento di Dachau. Proprio qui, un gruppo di ottanta studenti dell’istituto Bonvesin de la Riva, accompagnato da alcuni insegnanti, si è recato in occasione dell’annuale Viaggio della Memoria. Questo è stato il momento più toccante dell’uscita didattica: la visita a Dachau, il primo campo di concentramento nazista, situato a pochi chilometri da Monaco. In questo luogo gli studenti hanno avuto l’opportunità di riflettere sulla tragedia della Seconda Guerra Mondiale e sull’importanza di preservare la memoria storica. La visita al museo del campo e ai resti delle strutture ha permesso di comprendere meglio l’orrore del regime nazista e l’importanza di ricordare le vittime.
Il viaggio ha avuto inizio mercoledì 12 marzo nelle splendide stanze del suggestivo castello di Neuschwanstein ed è proseguito con la scoperta di Monaco di Baviera, una delle città più dinamiche e affascinanti della Germania. Gli studenti hanno potuto apprezzare luoghi iconici come Olympiapark, Marienplatz, il Duomo di Monaco e il Palazzo Residenziale, immergendosi nella storia e nella cultura della città.
«L’esperienza si è conclusa nella giornata di sabato 15 marzo con la visita di Lindau, una pittoresca cittadina situata sulle rive del Lago di Costanza, al confine tra Germania e Austria – spiegano dalle Bonvesin -. Il viaggio, organizzato all’interno del progetto “Sulle orme delle nostre radici”, ha permesso agli studenti di confrontarsi con la storia, di sviluppare una maggiore consapevolezza del passato e di comprendere l’importanza di preservare la memoria per costruire un futuro migliore. Un’esperienza che, senza dubbio, rimarrà nel cuore di ogni partecipante per molto tempo».
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