Preoccupa l’aumento del  7% delle tariffe dell’asilo nido comunale di San Vittore Olona (clicca qui per consultare la delibera relativa all’aumento). Un aumento che, come spiega il consigliere di minoranza Daniela Colombo capolista “Io partecipo” Daniela Colombo Sindaco è giustificato dall’amministrazione con l’adeguamento ISTAT e l’aumento dei costi di gestione dovuti al nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) del personale del nido. Il consigliere mette in discussione la necessità di tale aumento, chiedendo se siano state considerate alternative per evitare di gravare sulle famiglie, come il taglio di spese non essenziali o l’aumento di altre entrate. Di seguito la nota firmata da Daniela Colombo

Recentemente la giunta di San Vittore Olona guidata dal sindaco Zerboni ha approvato una delibera di aumento delle rette dell’asilo nido comunale (qui la delibera). Gli aumenti sono piuttosto significativi e secondo quanto riportato nella delibera sarebbero giustificati dall’adeguamento ISTAT e dall’aumento dei costi di gestione dovuto alla sottoscrizione del nuovo CCNL del personale del nido. Facciamo un paio di premesse.
Siamo fermamente convinti che stia nella responsabilità di ogni amministratore pubblico individuare le priorità degli interventi o dei servizi da erogare ai propri cittadini e di conseguenza individuare le debite coperture. Se però ogni maggior fabbisogno di spesa dovesse essere coperto dal conseguente aumento di tasse o tariffe non sarebbe necessario operare delle scelte politiche in base ad un programma amministrativo; per far quadrare il bilancio basterebbero dei bravi funzionari amministrativi che applicassero rigidamente e asetticamente i principi contabili.

Attendiamo il bilancio di previsione 2025 per confermare le nostre perplessità sull’aumento di altre tasse e tariffe già avanzate dalla consigliera Daniela Colombo al consiglio comunale del 30 luglio scorso o per ricrederci. Al momento possiamo solo incalzare la maggioranza, sicuramente consapevole delle sue scelte e di ciò che avrebbe potuto fare in alternativa, con delle domande suscitate unicamente dal buon senso e da quella diligenza del buon padre di famiglia che dovrebbe permeare una gestione oculata delle risorse pubbliche.  Chiediamo quindi se prima di aumentare le tariffe sia stata considerata una ipotesi di recupero di economie di spesa relative a attività e/o servizi meno essenziali del nido (acquisti di beni superflui come abbonamenti, libri, riviste; tagli a spese voluttuarie come le luminarie; ridimensionamento dei contributi) ovvero se si siano ricercati altri aumenti di entrate (revisione delle tariffe delle palestre, aumento delle entrate per violazione codice della strada o per mancato rispetto del regolamento di igiene…ora gli agenti della PL sono cinque, quindi una intensificazione dei controlli non è più impossibile).

Di fatto l’aumento del 7% delle tariffe del nido applicato dall’amministrazione va a colpire famiglie che stanno garantendo il nostro futuro mettendo al mondo dei bambini. Non ci sembra che gli stipendi medi siano aumentati della stessa percentuale da un anno all’altro. Dal tenore della delibera di giunta inoltre si è indotti a dedurre che l’aumento sia stato contenuto nel limite del 7% unicamente per consentire al comune di San Vittore Olona di rispettare i requisiti richiesti dalla Regione ai comuni per poter aderire alla misura “Nidi gratis”. Le famiglie colpite dagli aumenti si troveranno purtroppo con un minor contributo nel caso avessero diritto alla misura Nidi gratis oppure a dover sostenere un maggior esborso nel caso non ne avessero i requisiti. A questo punto attendiamo con ansia il bilancio preventivo sperando vivamente di essere smentiti.

Lista “Io partecipo”
Daniela Colombo Sindaco