Colorata, con più gite e laboratori. “La scuola che vorrei” nei sogni degli studenti di Legnano
Tante le proposte emerse durante l'evento “Il Mondo, la scuola che vorrei” organizzato da Radio Bull-Aut, la webradio dell'Istituto Dell'Acqua con il coinvolgimento dei giovani delle scuole di Legnano
Una scuola dove si può viaggiare e fare esperienze, una scuola che motiva, una scuola colorata con più gite e meno compiti. Una scuola capace di trasmettere umanità, dove si impara divertendosi. È così, e molto altro ancora, la scuola che vorrebbero gli studenti di Legnano protagonisti dell’evento, “Il Mondo, la scuola che vorrei” organizzato da Radio Bull-Aut, la webradio dell’Istituto Dell’Acqua. Il confronto tra il fare scuola in Italia e dall’altra parte del mondo, in Brasile, ha allargato lo sguardo e dato voce ai sogni di chi raramente viene ascoltato.
Ta le proposte lanciate durante l’incontro, andato in scena il 13 gennaio nell’aula magna dell’Istituto Superiore, quella di inserire ore destinate allo psicologo per insegnare a gestire le emozioni, e lo studio della musica all’interno di educazione civica, perchè «i testi delle canzoni hanno tanto da insegnare»; il desiderio è anche quello di avere professori che «che considerano gli errori come motivo di approfondimento», ma anche quello di avere spazi più ampi per socializzare tra compagni, anche di classi diverse. I ragazzi vorrebbero più lezioni all’aperto, più laboratori pratici, più uscite scolastiche ed esperienze formative all’estero.
I più piccoli della primaria si accontenterebbe di un numero maggiore di gite e uscite didattiche. Alice Camilla e Rebecca sognano una scuola senza atti di bullismo e di razzismo, meno rumorosa e con più tecnologia, dove poter scegliere le materie da studiare e il cibo da mangiare in mensa. Anna e Alice chiedono strutture colorate in giardino come tubi, scivoli e gonfiabili. Chiedono tablet al posto dei libri, l’insegnamento di lingue diverse insegnate da madrelingua e l’inserimento una volta la settimana di una pausa film. Ma anche un campo polivamente, di poter fare il corso di nuoto alla piscina comunale e di avere a disposizione la palestra per fare pigiama party. Tra le idee originali anche quella lanciata da un’altra quinta di togliere un pomeriggio di lezione per fare astronomia la sera. La quinta delle Mazzini vorrebbe murales disegnati da loro, un giardino più sicuro e anche una biblioteca a scuola dove sarebbe bello che i più grandi insegnassero ai più piccoli.
La serata è stata anche l’occasione per alzare lo sguardo e guardare quello che succede dall’altra parte del Mondo. katia Colombo, missionaria in Brasile dell’immacolata Padre Kolbe e la volontaria Sofia Parravicini hanno raccontato la loro esperienza nel centro sociale dedicato ai bambini che vivono in situazioni di povertà e che alternano la scuola con una esperienza fatta di laboratori, sport e giochi con volontari italiani. Un centro molto vicino ai sogni espressi dagli studenti legnanesi e che lavora molto sulle relazioni. «Voi partite da una situazione più fortunata, ma sapere che ci sono bambini che hanno meno di voi non vi deve fermare nelle vostre richieste per una scuola migliore – ha detto Katia -, sognate in grande per testimoniare anche a chi ha meno possibilità che la vita è sempre più grande».
L’invito a sognare in grande e a sollecitare gli amministratori pubblici è arrivato anche dal consigliere regionale Maira Cacucci, presente in sala insieme al sottosegretario all’istruzione Paola Frassinetti che ha ribadito la volontà del Governo di portare avanti avanti la cultura del rispetto nelle scuole.
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