“Vorrei ricordare tra i drammi più brutti che il sole esiste per tutti”. È questo lo slogan con cui, in questi giorni, si è aperto per gli studenti del triennio delle scuole superiori dell’Istituto “Barbara Melzi” l’incontro dedicato alla prevenzione del melanoma.

L’appuntamento ha visto l’intervento di due relatrici: Milana Pasinetti dell’associazione “Insieme con il sole dentro”, e Chiara Lorello, fondatrice di “MeLa Gioco”, organizzazione realizzata in memoria del professore Niccolò Santoni, morto a 28 anni proprio a causa di questo tumore della pelle. Entrambe le associazioni si occupano di prevenzione, informazione e promozione della ricerca.

“Io e Niccolò ci siamo conosciuti a 17 anni, eravamo compagni di scuola- ha raccontato Chiara agli studenti delle scuole superiori -. Nel 2017 gli è stato diagnosticato un melanoma maligno al terzo stadio e da lì è iniziata la terapia farmacologica. Niccolò era una persona sempre positiva, che affrontava tutto con il sorriso e, in quel periodo, il suo lavoro e soprattutto i suoi studenti l’hanno aiutato tantissimo ad andare avanti. Durante la pandemia, nel 2020, ho dovuto salutarlo. È stato allora che ho deciso di fondare l’associazione “MeLa Gioco”, per parlare di prevenzione ai giovani ed incentivare la ricerca su questi tumori, in ricordo di Niccolò”.

“A 29 anni ho scoperto di avere un tumore maligno alla pelle, un melanoma- ha continuato Milena -. Venti giorni dopo mi hanno sottoposto ad un intervento di rimozione che, per fortuna, mi ha permesso di salvarmi. Ho realizzato tutto d’un tratto l’importanza della prevenzione e delle informazioni riguardo  questi tumori di cui, purtroppo, non si parla ancora abbastanza”.

Associazioni come “Insieme con il sole dentro” e “MeLa Gioco” hanno una grande importanza con l’obiettivo di raggiungere più persone possibili, perché quando si parla di melanomi la tempestività della diagnosi diventa un elemento decisivo. Ecco allora che il controllo della propria pelle e dei propri nei (seguendo la regola dell’ABCDE: asimmetria, bordi irregolari, colore, dimensione, evoluzione) è la prima forma di difesa contro il tumore.

Alla fine dell’incontro gli studenti sono stati coinvolti attivamente: è stato chiesto loro di creare una storia Instagram sul tema della prevenzione e di condividerla sui propri social taggando le due associazioni. Tanti ragazzi hanno voluto parlare con Chiara, Milena e sua figlia Stefania per condividere le loro esperienze personali e approfondire i contenuti dell’incontro. E Nicolò continua a restare con noi.