«Quando riavremo il tempo pieno a scuola?», la lettera accorata di un padre legnanese
Alex, un papà legnanese, come tanti genitori sta vivendo sulla propria pelle il ritardo nella nomina degli insegnanti e non sa più a chi rivolgersi per avere risposte
Aggiornamento: dal 5 ottobre all’Ic Bonvesin sarà ripristinato l’orario consueto con il post scuola
«Sono i primi giorni di scuola per i figli, ma la scuola non è ancora pronta nei suoi servizi e non sappiamo più a chi rivolgerci». Inizia così la lettera del nostro lettore Alex, un papà legnanese che come tanti genitori sta vivendo sulla propria pelle le carenze del sistema scolastico in questo inizio d’anno già fortemente segnato dall’emergenza sanitaria. I docenti precari che dovrebbero coprire le ore pomeridiane non ancora stati tutti nominati e le scuole del territorio non riescono a garantire il normale tempo scuola. C’è poi il problema ancora più grave della mancanza degli insegnanti di sostegno: «Siamo partiti apparentemente bene – scrive il genitore che ha il figlio iscritto all’Istituto Comprensivo Bonvesin, non l’unico in queste condizioni – con la possibilità di poter usufruire anche del dopo-scuola che per le famiglie lavoranti entrambi i genitori è un grosso aiuto. Dopo aver fatto le iscrizioni online e aver accettato la nostra domanda continuano a rimandare il dopo-scuola ogni due giorni e non si sa quando potrà ripartire il servizio. La scuola ci dice di chiamare il Comune, il Comune di chiamare l’istituto comprensivo e questo ultimi ci rimanda all’Ufficio Scolastico Regionale di Milano che non risponde».
«Arrivati a questo punto ditemi voi cosa dobbiamo fare…? – è la domanda amara del genitore -. Ci manca solo di chiamare direttamente il Ministero dell’Istruzione: non abbiamo alternative per risolvere questo problema. La segreteria della scuola ci dice di non avere personale sufficiente per il servizio. Per chi lavora fino alle 17.30, sia in zona che a Milano, come fa…? I nostri stipendi non ci permettono di assumere una babysitter. Come facciamo a garantire l’istruzione ai nostri figli e a lavorare per assicurare loro un futuro migliore se già all’inizio dell’anno scolastico troviamo tante barriere davanti alla nostra strada?. Spero che qualcuno si scomodi e ci aiuti perché non abbiamo altre scelte».
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