Plessi scolastici divisi in isole assegnate a un gruppo ristretto di classi, ingressi scaglionati, percorsi di distanziamento con segnaletica dedicata, turni per la mensa (dove la mensa non è stata trasformata in aule), e formazione di nuovi classi “inter-gruppo” per il periodo dell’emergenza nella secondaria e nelle primaria. Al quartier generale dell’Istituto Comprensivo Bonvesin De La Riva di Legnano si lavora per recuperare spazi e mettere in sicurezza con le regole anti contagio la materna di via Cavour, le primarie De Amicis e don Milani e la secondaria Bonvesin de La Riva. Un impegno notevole per la dirigente scolastica e i suoi collaboratori che hanno già pubblicato sul sito della scuola le mappe con i nuovi spazi  nonostante le linee guida del Governo continuino a cambiare e costringano a continue modifiche organizzative.

SECONDARIA BONVESIN – «Solo alle Bonvesin – spiega la dirigente scolastica, Elena Osnaghi – abbiamo 400 alunni che abbiamo suddiviso in 19 classi: due di queste, grazie alla disponibilità del Comune, che sta effettuando i lavori di edilizia scolastica nelle scuole legnanesi, saranno ricavate nel seminterrato per garantire così le distanze. Abbiamo chiesto anche i nuovi banchi con rotelle al Ministero per organizzare ancora meglio gli spazi».

MATERNA CAVOUR – I lavori di edilizia residenziale riguardano anche la materna di via Cavour, il plesso più problematico dal punto di vista strutturale: «E’ la scuola materna più grande della città e non è e funzionale per bambini da 3 ai 6 anni, essendo stata ricavata da una scuola media con un solo accesso al giardino, una sola scala che porta alle aule poste al piano superiore. Con l’emergenza covid queste problematiche sono ancora più evidenti e credo che la futura amministrazione debba prendere decisioni in merito. Per partire in sicurezza a settembre abbiamo dovuto ricreare spazi classe anche al primo piano all’interno del salone, che solo per metà potrà essere usato a turno per i giochi, e abbiamo dovuto predisporre un nuovo accesso al plesso. Abbiamo anche chiesto l’utilizzo della palestra adiacente alla scuola che sarà a nostra disposizione fino alle 15».

PRIMARIE DON MILANI E DE AMICIS – Alla scuola primaria Don Milani si pranzerà invece in classe dato che il refettorio ospiterà due nuove aule e non sarà possibile effettuare il servizio mensa. Non sono stati invece necessari importanti interventi strutturali alle De Amicis, dove i lavori interessano solo il controsoffitto che aveva subito un cedimento lo scorso gennaio. La scuola dotata di classi molto ampie che garantiscono le distanze.

LA VERA URGENZA SONO DOCENTI E BIDELLI – Una volta riorganizzati gli spazi occorrono però gli insegnanti, senza i quali non possono essere gestiti i nuovi inter-gruppi garantendo il tempo pieno alle famiglie: «In questi giorni sono stati chiusi gli accessi alle graduatorie che non sono ancora state pubblicate – spiega la dirigente – Come scuola ho chiesto il doppio degli insegnanti attualmente a disposizione L’organico è in sofferenza e con le nove classi lo è ancora di più: abbiamo bisogno di sapere con urgenza su quanti docenti e maestre potremo contare. Si parla tanto di spazi ma la vera priorità sono i docenti e su questo il Ministero deve dare risposte. Non abbiamo ancora gli insegnanti di sostegno, altro enorme problema, e occorre anche nuovo personale Ata chiamato a sanificare in continuazione gli spazi»». Per quanto riguarda il tempo-scuola al momento la proposta è quindi quella di partire con una prima fase a tempo ridotto, fino al 28 settembre, in attesa del completamento delle procedure di nomina da parte dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano. Lunedì 31 agosto ci sarà un consiglio di Istituto e si deciderà se partire il 7 settembre con la materna o attendere il 14 settembre. Fino al 28 settembre l’orario dovrebbe essere comunque ridotto con ingresso dei soli bambini di 4 e 5 anni, mentre al 28 settembre l’orario dovrebbe tornare regolare e avrà inizio l’inserimento dei bambini di 3 anni.

Seguiranno i servizi sugli altri istituti comprensivi legnanesi.