«Il distanziamento fisico (inteso come 1 metro fra le bocche degli alunni), rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione». È quanto si legge nelle linee guida del ministero dell’Istruzione, redatte con il benestare del del Comitato tecnico scientifico, ma che dovranno ancora essere approvate dal ministro della Salute Roberto Speranza per la riapertura delle scuole.

Dal 14 settembre cominceranno le lezioni su tutto il territorio nazionale «nel rispetto  – si legge nelle linee guida – delle indicazioni finalizzate alla prevenzione del contagio contenute nel documento tecnico, elaborato dal Comitato tecnico scientifico». Di certo, il nuovo anno scolastico nell’era post covid si preannuncia alquanto complicato.

In questo contesto, il distanziamento fra i banchi di scuola (differenziato tra il metro statico o dinamico) è il tema più dibattuto. Per il momento, il Ministero predilige il metro statico ritenendolo una soluzione più efficace e gestibile per professori e studenti. Il metro statico è la distanza da bocca a bocca, come se i soggetti coinvolti fossero sempre fermi, mentre quello dinamico tiene appunto conto dei movimenti degli studenti, e quindi è più ampio come raggio d’azione. Il metro statico permetterebbe alle attuali classi di ospitare quasi  tutti  gli alunni di una “vecchia “classe.

Per quanto riguarda l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza il Comitato tecnico scientifico, a seconda della situazione epidemiologica che si presenterà a fine estate, fornirà due settimane prima dell’inizio dell’anno le linee da seguire. La mascherina sarà un’alternativa al metro di sicurezza e dovrà essere utilizzata per entrare/uscire dalla classe, per andare in bagno, per alzarsi per qualsiasi altro motivo.