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“No ai tagli”: studenti legnanesi in sciopero per una scuola migliore

Oltre un centinaio gli studenti legnanesi che hanno partecipato allo sciopero nazionale promosso dal Fronte della Gioventù Comunista

Oltre un centinaio gli studenti legnanesi che hanno partecipato allo sciopero nazionale promosso a Legnano da Fronte della Gioventù Comunista.

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A protestare i ragazzi che hanno sfilato per le strade cittadine unendosi allo sciopero nazionale voluto per protestare contro la situazione dell’edilizia scolastica, l’abbandono scolastico, il sistema dell’alternanza scuola lavoro e i tagli decisi dal governo in tema di Istruzione e ricerca. 

Pacifica la manifestazione animata dagli studenti che sono stati scortati dalle Forze dell'Ordine guidati dal vice questore aggiunto della Polizia di Stato di Legnano Umberto D'Auria e dal comandante della Stazione Carabinieri di Legnano Carmelo Caracciolo.

I giovani legnanesi, precisando di esser scesi in piazza senza colori politici, hanno lamentato la mancanza di manutenzione negli edifici scolastici. «Che cosa dobbiamo fare? Aspettare che ci crolli tutto in testa? Noaffermano con forza gli studenti Antonio Stile e Sara Monticelli -. È per questo che oggi siamo in piazza. La nostra è una manifestazione apartitica senza colore politico e pacifica. Noi non siamo contro la nostra dirigenza scolastica, ma protestiamo contoro il Governo: basta tagli all'istruzione».

Ad accompagnare il corteo anche Gianluca Vitolo, responsabile del Fronte della Gioventù Comunista (FGC) di Legnano che ha commentato: «Mentre le nostre scuole crollano il governo pensa a installare telecamere. Così si scambia la sicurezza degli studenti con un problema di repressione, utile soltanto alla propaganda di governo. Oggi siamo scesi in piazza per rivendicare una scuola diversa, per mettere al centro della discussione i nostri problemi reali, sui quali Lega e Cinque Stelle tacciono e non cambiano nulla. Agli studenti servono più fondi per la scuola, interventi sull’edilizia e garanzie per il diritto allo studio. Per invertire la rotta bisogna cancellare la buona scuola e le riforme disastrose degli scorsi anni, altrimenti ci sono solo prese in giro. Questo governo non è dalla nostra parte e lo ha già dimostrato – conclude Gianluca Vitolo –. Non ci aspettiamo nulla da chi taglia sull’istruzione per finanziare il condono agli evasori, seguendo l’esempio dei predecessori. Vogliamo un modello d’istruzione basato sulle nostre necessità, che ci prepari a un futuro stabile e dignitoso. La nostra lotta non si ferma qui, perché il nostro futuro non è già scritto!».

«Nonostante il concentramento per lo sciopero fosse in via Diaz, c'è nessuna associazione tra l'ISIS Bernocchi in quanto istituzione scolastica e la manifestazione – precisa la dirigente scolastica dell'istituto Annalisa Wagner –. Abbiamo anzi diramato una circolare proprio per chiarire che chi non era presente oggi in classe dovrà giustificare l'assenza lunedì prossimo. Se ci sono dei problemi, vanno risolti attraverso i canali istituzionali: crediamo fermamente in questo».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 16 Novembre 2018
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