Anche quest'anno è stata pubblicata la classifica Censis, una classifica delle università italiane dove i vari atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione) vengono valutati, fra l'altro, relativamente alle strutture disponibili e ai servizi erogati.

La Liuc di Castellanza si conferma al secondo posto tra le università non statali di piccole dimensioni (fino a 5.000 iscritti). In particolare per quanto riguarda la dialettica, tra le non statali, Ingegneria è al 1° posto, Giurisprudenza ed Economia al 2°, mentre per quanto riguarda le strutture la LIUC riceve il punteggio massimo assegnato dalla Censis di 110. Questo a rilevare l'ottimo rapporto tra il numero di studenti iscritti e posti a sedere nelle aule e in biblioteca.

Gli stessi investimenti effettuati nel corso dell'ultimo anno testimoniano «la nostra attenzione nel mantenere le strutture assolutamente adeguate alle esigenze crescennti di formazione», afferma il direttore generale dell'ateneo, Massimo Colli. 

Anche per quanto riguarda l'internazionalizzazione (uno dei capisaldi della politica LIUC) il voto Censis assegnato all'università Cattaneo supera il 100. Resta inoltre ben saldo l'obiettivo di continuare a cercare di raccogliere fondi per arricchire il più possibile il capitolo delle borse di studio.

Più che buoni anche i risultati registrati dal Censis nella progressione di carriera degli studenti LIUC, i quali, se in cerca di occupazione, possono contare su una selezione mirata e personalizzata grazie a un ufficio Placement in stretto contatto con il mondo del lavoro.