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Fermi: Premiati studenti creativi e innovati

Uan festa di fine anno con le classi 3^ e 4^ Liceo che hanno partecipato a “creattiviamo” e la classe 4 ITE AFM terza a “ Latuaideadimpresa 2017”.

Giornata di festa all’istituto “E Fermi” di Castellanza, tra i premiati, sia gli studenti delle classi 3^ e 4^ Liceo che hanno partecipato alla learning week “creattiviamo”, sia la classe 4 ITE AFM classificata al 3^ posto nel progetto“ Latuaideadimpresa 2017”.

Partiamo dal primo progetto “creattiviamo” organizzato dall’Università LIUC di Castellanza. Chiediamo ad Alessandro Toia, studente della 4° Liceo,  di parlarci di progetto.

Ciao Alessandro, raccontaci quest’esperienza 
Si! Un’esperienza fomativa che ha visto partecipi diversi aspetti. Il più interessante è stato il lavoro svolto in team. Non è stato facile trovarsi con altri studenti che venivano da esperienze scolastiche diverse. Lavorare sul confronto di idee, tenere conto delle diverse vedute che altre persone hanno per poi far coinvogliare il tutto nella creazione di un prodotto è stato il lavoro più arduo che ho dovuto affrontare. Ora che tutto è finito, lentamente emerge in me un’idea più chiara di come funzioni il mondo del lavoro. Ho capito da quest’esperienza, che oltre alle tantissime qualità professionali che dobbiamo formare, occorre anche saper ascoltare, dialogare, mettersi al servizio del gruppo per perseguire il risultato finale. 

Ascolto, lavoro in team, confronto, c’è qualcosa altro?
Beh! Ci sarebbe tanto, mi limito solo a raccontarvi un altro aspetto che mi ha messo in crisi in quella settimana. Il progetto richiedeva la creazione di un oggetto. Siamo partiti con tantissime idee, subito bocciate. Sentirsi dire “questo non va bene” è stata una doccia fredda. La fase dell’ideazione è quella più critica. Sei solo, con il gruppo, davanti al nulla dal quale poi bisogna pensare qualcosa che possa piacere. Non è stato facile. Abbiamo pensato  tantissime idee che potessero avere vita, ma c’era sempre qualcosa che impediva la sua realizzazione. Poi il momento illuminante, la luce che ha portato il guizzo per vedere con gli occhi qualcosa di concreto, qualcosa che può diventare reale. Arrivare a questo ha richiesto un lavoro faticoso. Non potevamo risolverlo con la tecnica, ma solo con l’immaginazione, una visione. Ci siamo riusciti perché siamo partiti con delle domande, abbiamo molto dialogato con esse e alla fine il risultato è stato raggiunto.

Secondo progetto premiato è stato quello della classe IV AFM. Chiediamo  a Mascia Andrea di parlarci di questo progetto che ha visto coinvolta la sua classe.

Andrea, ti chiediamo subito da chi è stato organizzato questo progetto
Il progetto “latuaimpresa” è stato coordinato da Sistemi Formativi Confindustria, dal Ministero dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca su ideazione di Strategica Community. Noi studenti dovevamo elaborare, strutturare la propria idea di impresa attraverso l’ideazione e la creazione di un prodotto, il tutto doveva essere raccontato in un breve video. 
Tutti i progetti in gara sono stati valutati e votati on line da una Giuria Tecnica di imprenditori delle Associazioni Industriali partecipanti.

Raccontaci l’esperienza fatta con i tuoi compagni in questo progetto 
Vorrei subito ringraziare il professore Luciano Farioli il quale ci ha permesso di confrontarci e farci avvicinare alla parola “impresa”. Credo che il piacere più grande per uno studente sia quello di mettere in pratica quello che ha studiato a scuola. Noi abbiamo cercato di fare questo. 
Dare vita a qualcosa di creativo, originale è difficile. Nel mondo dell’impresa lo è ancora di più. Nel nostro piccolo non abbiamo creato un prodotto, ma un’identità. Ci siamo impegnati tantissimo a dare un vestito alla nostra idea.  Non so se risultato sia stato raggiunto, ma posso dire con convinzione che la strada che abbiamo seguito era questa. Abbiamo lavorato con il gruppo classe  sulla funzionalità del nostro prodotto, ma volevamo andare oltre e dare al nostro prodotto la possibilità di diventare marchio. 

Cosa avete realizzato?
Abbiamo  realizzato un  kit dotato di sensori in grado di misurare i parametri fisiologici del corpo di chi è soggetto alla guida (automobilista, autista, piloti, portatore di disabilità). Tali sensori sono posti all'interno del sedile in posizioni efficaci e strategiche, per il rilevamento dei parametri. I sensori, collegati ad una centralina, posta sotto il sedile, sono  in grado di allertare il guidatore e i centri di primo soccorso. Inoltre attraverso un'apposita app, scaricabile su tutti i dispositivi elettronici, (persino sul cruscotto del proprio mezzo) è possibile inserire la propria cartella clinica, la quale si interfaccia con la centralina che registra tutti i dati. Il kit è applicabile su auto, sedie a rotelle elettriche  e scooter elettrici. L'app è in grado di trasmettere e conservare tutti i dati fisiologici su un cloud attraverso un account. L'app sopra citata ci permette in oltre di localizzare in tempo reale la posizione della persona, per poterla soccorrere e per dare informazioni per tranquillizzare il soggetto prima dell'arrivo dei soccorritori.”

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Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Giugno 2017
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