Genitori a lezione di sicurezza su internet. Per una sera i più grandi hanno preso il posto dei loro figli. Niente banchi di scuola per loro, ma una serata all'auditorium di via Boccaccio. Dopo che i ragazzi di 4 classi quinte delle scuole primarie e 5 classi seconde delle medie hanno preso parte al progetto di legalità digitale tra i banchi voluto da scuola e amministrazione, ieri sera (martedì 4) è stato il turno dei genitori. 270 i ragazzi dell'istituto Strobino di Cerro Maggiore che hanno partecipato al progetto.

Per i genitori come per i ragazzi, "in cattedra", il docente di legalità digitale Mimmo Paolini. All'auditorium Paolini ha parlato ai genitori del loro ruolo e della responsabilità nei confronti del digitale, della comunicazione in rete e dei social network, di gaming, flaming, sexting, grooming, identità virtuale e di segnali di disagio in caso di problemi, leggi e disposizioni in materia.

«E' il secondo anno che ci troviamo qui – ha esordito Paolini -. Rispetto all'anno scorso è accaduto qualcosa di fantastico: abbiamo coinvolto anche i bambini delle quinte. La cosa bellissima di questo lavoro che faccio è stare a contatto con i vostri figli. Ed è anche una grande responsabilità».

«Come docenti riteniamo molto importante affrontare il tema delle tecnologie – ha spiegato la professoressa Antonella Checchi, animatrice digitale dell'istituto Strobino -. La scuola deve formare il cittadino del domani e il cittadino del domani, oggi, è proiettato nelle tecnologie. Dobbiamo educare e creare in loro consapevolezza e senso critico verso questi strumenti».

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