Ricerche sociologiche fotografano i comportamenti, i gusti, lo stile di vita, il grado di istruzione e altro ancora e offrono una complessa e, a volte, preoccupante immagine del panorama giovanile.

Alla cena offerta dalla Famiglia Legnanese ai vincitori del Premio Giovanni da Legnano hanno partecipato ragazzi che sfatano certi stereotipi.

Non hanno timore di manifestare i propri sentimenti, di esprimere emozioni, di ammirare la bellezza nelle diverse forme artistiche. Soprattutto hanno il coraggio di comunicare ad altri la loro sensibilità.

Segno questo che in un mondo dominato dalla comunicazione visiva, dove l’immagine risulta dominante sulla parola, c’è ancora spazio per raccontarsi, per affidare all’espressione poetica stati d’animo, impressioni.

Come ha ricordato mons. Galli, presidente della Giuria, il Premio, nato18 anni fa, si proponeva di “difendere la parola”, offrire agli studenti la possibilità di “esprimersi scrivendo”.

I risultati si possono considerare decisamente confortanti, anche se si auspica il coinvolgimento di un numero maggiore di partecipanti.

Maria Teresa Padoan