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I DISEGNI DI HELGA WEISSOVA ALLE SCUOLE “TOSI”

Inaugurata la mostra dei disegni di Helga Weissova realizzati quando era stata deportata ancora bambina nel ghetto di Terezin in Cecoslovacchia...

Tra le iniziative più importanti nell’ambito del Giorno della Memoria a Legnano si è svolta ieri 18 gennaio l’inaugurazione nella scuola media “Tosi” della mostra dei disegni di Helga Weissova realizzati quando era stata deportata ancora bambina nel ghetto di Terezin in Cecoslovacchia.

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Scuole Tosi e i disegni di Helga Weissova 4 di 8

A presentare l’incontro il dirigente scolastico, prof.ssa Gabriella Lazzati, che ha voluto fortemente questa mostra nella scuola che dirige perché dice “gli studenti hanno bisogno di incontrare la Memoria”.

Un folto pubblico, composto prevalentemente da docenti delle scuole di Legnano, ha ascoltato le parole del sindaco, Alberto Centinaio, nellla foto, del presidente dell’Anpi, Luigi Botta, dell’assessore alle Attività educative, Umberto Silvestri, e di monsignor Galli. Presenti anche quasi tutti i dirigenti scolastici delle scuole di Legnano.
Tutti gli intervenuti hanno insistito molto sul senso della Memoria da trasmettere ai giovani ma anche sul significato della Memoria che “crea” il presente.

La relazione di carattere storico è stata tenuta dalla dott.ssa Roberta Gilardoni, tra le curatrici della mostra.

Helga Weissova nasce a Praga nel 1929, nello stesso anno di Anne Frank. Con i genitori, di origine ebraica, viene deportata nel ghetto di Terezin poco dopo il suo dodicesimo compleanno. Rimane nel ghetto per quasi tre anni, poi viene deportata ad Auschwitz, Freiburg e Mauthausen dove è liberata con la madre nel 1945.
Fin da bambina Helga mostra uno straordinario talento per il disegno e la pittura. Anche quando è deportata con i genitori nel ghetto di Terezin non dimentica la sua passione.
Un giorno mostra al padre un pupazzo di neve che aveva ritratto con grande maestria. Il padre, per nulla entusiata, le dice:"Disegna ciò che vedi", e da quel momento dalla finestra del block, nel quale vive ammassata con tante altre persone, ritrae la vita quotidiana degli ebrei, la fame, le angherie, i morti, l’affollamento… ossia la “normalità” di Terezin.
In gran segreto realizza un centinaio di disegni che poi occulta nell’interstizio di una parete nel momento della deportazione ad Auschwitz. Questi disegni verranno recuperati da Helga nel momento in cui torna alla propria abitazione dopo la liberazione (estate 1945).

La mostra permette di vedere una sessantina di questi disegni suddivisi per tematiche con pannelli di carattere storico che contestualizzano e spiegano i disegni di Helga.

Fa una strana impressione trovarsi di fronte a questi disegni: “fotografano” l’orrore, ma Helga disegna con l’ingenuità dei suoi dodici anni, con tratti leggeri su piccoli fogli di carta. I colori sono vivaci, l’ambientazione è curata nei dettagli così come i volti ritratti da Helga esprimono la tragedia del ghetto assediato dalla fame e dal timore dall’inevitabile deportazione verso la morte: Treblinka ed Auschwitz.

Un ultimo auspicio, che condividiamo con la preside Lazzati: vorremmo che la mostra fosse visitata da numerosi studenti di Legnano accompagnati dai loro insegnanti.

Per i giovani sarà sicuramente un’esperienza significativa che non dimenticheranno in fretta.

La mostra rimarrà aperta fino all’ 11 febbraio. Per prenotare una visita, telefonare alla scuola “Tosi”.

Giancarlo Restelli

Lo straordinario parallelismo tra i disegni di Helga e la realtà del ghetto
http://www.youtube.com/watch?v=DhLx8IQ7eHI

Immagini a cura di Alessandra Faiella

Redazione
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Pubblicato il 19 Gennaio 2013
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