Autismo, Solidarietà e Servizi dal 2012 punto di riferimento per centinaia di ragazzi e le loro famiglie
Da Pollicino ad Aliblu, l'impegno della cooperativa di Busto Arsizio è incessante e in continua crescita per fornire autonomia, vicinanza alle famiglie e formazione continua

Sono oltre 150 le persone con disturbo dello spettro autistico di cui si prende cura Solidarietà e Servizi. La cooperativa con sede a Busto Arsizio gestisce anche una serie di centri nel Basso Varesotto che forniscono servizi di supporto alle persone affette da disturbo dello spettro e delle loro famiglie. Autonomia, vicinanza alle famiglie, formazione continua, i pilastri fondamentali del metodo della cooperativa. In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza dell’Autismo che si celebra domani, 2 aprile, questa importante realtà del territorio traccia un bilancio di quanto fatto dal 2012 ad oggi.
La storia di Beatrice
«Sono arrivata a lavorare in Solidarietà e Servizi nel 2016, avevo 22 anni. È stata un’esperienza che mi ha dato tanto: mi ha insegnato un metodo di lavoro, mi ha permesso di lavorare sulle mie fragilità, per far emergere il mio talento e quindi acquisire maggior consapevolezza del mio valore. Ho trovato una famiglia, sono grata per questo, sono cresciuta molto da un punto di vista umano e professionale. Ma ora, per me, è arrivato il tempo di spiccare il volo».
Questa è la testimonianza di Beatrice, 30 anni, una laurea in economia aziendale e un autismo di livello 1, il cosiddetto “alto funzionamento”. Dopo 8 anni di lavoro in Solidarietà e Servizi ha deciso di iniziare una nuova avventura: da sei mesi lavora nel settore risorse umane di una grande azienda, di rilevanza nazionale. «Questa storia – racconta Laura Puricelli, responsabile area Autismo e Autonomie di Solidarietà e Servizi – è emblematica del nostro metodo di lavoro. I nostri servizi nascono sulla base della centralità che la cooperativa sociale dà all’autonomia: non è solamente il saper fare delle cose, ma è quella crescita personale che si basa sul progetto di vita che viene sviluppato per una persona con disabilità e che muove dalla volontà di valorizzare i talenti di ciascuno. Desideriamo avere uno sguardo in grado di tirare fuori il meglio, che possa permettere, come in questo caso, di “far spiccare il volo”».
Dal 2012 Solidarietà e Servizi è presente
Oggi sono oltre 150, di cui 100 minori, le persone con autismo delle quali la cooperativa si prende cura. «Abbiamo iniziato ad occuparci di autismo nel 2012 – continua Laura Puricelli – quando abbiamo aperto, a Cassano Magnago, “Pollicino”, il primo servizio diurno orientato alla presa in carico di minori con disturbo pervasivo dello sviluppo: avevamo intercettato un bando di Regione Lombardia, che incoraggiava progetti sperimentali in questa direzione».
Cinque servizi specializzati in provincia di Varese
In breve tempo, oltre a Pollicino, sono nati altri 4 centri: sono servizi diurni pensati per minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni, suddivisi per gruppi in base all’età e alle peculiari necessità educative.
A Busto Arsizio, c’è il Centro Diurno Disabili “Manzoni”: accoglie bambini con autismo e disabilità complesse, che necessitano di progetti educativi individualizzati, in sostituzione o affiancamento al normale inserimento scolastico.
Nel 2021, a Caronno Pertusella, è nato il Centro sperimentale “Fabio Viganò”. Nel 2022, poi, per dare continuità al servizio Pollicino dedicato ai più piccoli, è stato avviato “Avanti tutta”, un luogo a misura di adolescenti, dove sperimentarsi in nuove autonomie.
L’ultimo in ordine di tempo è “AliBlu”, aperto nell’aprile 2024 a Marnate.
Il metodo di Solidarietà e Servizi
«L’autismo è un disturbo caratterizzato da difficoltà nell’interazione sociale, oltre che da comportamenti che sono spesso ripetitivi», spiega Mariolina Caputo, coordinatrice di AliBlu, un servizio educativo integrato per minori con diagnosi di autismo. «Le attività di gruppo sono fondamentali per i nostri bambini, perché li aiutano ad apprendere strategie di comportamento utili nella vita di tutti i giorni, in un contesto che però è protetto, dove ciascuno può avere i propri tempi e modalità».
La presa in carico prevede una frequenza media di due accessi settimanali e si articola in proposte finalizzate ad apprendere e sviluppare abilità comunicative, relazionali e di autonomia e, al tempo stesso, offrire occasioni ricreative per la gestione del tempo libero.
La vicinanza alle famiglie
«Io, da solo, un dolore così grande non riesco a portarlo»: a parlare è un papà in visita a Pollicino. Fin da subito, Solidarietà e Servizi sente di avere una missione nella missione: quella di offrire condivisione, vicinanza e sostegno alle famiglie. «Quando siamo arrivati ad AliBlu avevamo mille domande, paure, incertezze. Ci siamo sentiti ascoltati e abbiamo visto una realtà concreta che aiuta le famiglie a non sentirsi sole» – racconta Maristella, mamma di Vincenzo, un bambino che frequenta AliBlu. «Abbiamo trovato una famiglia», sottolinea Riccardo, papà di Daniele.
Sostegno ai genitori, attraverso percorsi psicoeducativi e di parent training, ma anche ai fratelli e alle sorelle, come testimonia il progetto Sibilings, un appuntamento settimanale di sollievo e condivisione, rivolto a due fasce di età, preadolescenti e adolescenti.
La formazione
Ma per poter essere di supporto e rispondere a un bisogno urgente quanto delicato, occorre una formazione costante. «Tutti noi operatori dei centri specializzati sull’autismo siamo in continua formazione – prosegue la Caputo – con corsi post lauream e formazione specifica. È importantissimo perché i disturbi del neurosviluppo e dello spettro autistico sono in continua evoluzione e per noi è fondamentale essere sempre al passo con le ultime novità, per offrire davvero un servizio di eccellenza».
I progetti per il futuro
«Stiamo progettando una nuova formazione, rivolta a tutti gli operatori dei centri diurni per adulti – educatori e personale sanitario – testimonia Cristina Ridolfi, coordinatrice del Centro Viganò. Proporremo un approfondimento sulla comunicazione aumentativa alternativa (un linguaggio iconico, fondamentale per questi ragazzi), faremo un affondo sul metodo TEACCH, come modalità operativa per una strutturazione più adeguata degli spazi e un accenno al test TTAP per una valutazione sempre più accurata dei bisogni».
Sul territorio sono attivi diversi progetti di partnership, come con City Camp Milano di Dynamo Camp per un laboratorio di storytelling sensoriale, Pro Patria Scherma di Busto Arsizio per un percorso di scherma per i ragazzi di Avanti Tutta, il Museo MA*GA di Gallarate, per un progetto pilota per avvicinare i ragazzi con autismo alla visita al museo.
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